La stagione turistica estiva 2016, ai blocchi di partenza, oltre che a riempire gli alberghi, come si augurano gli operatori turistici della provincia di Potenza, è l’occasione per incrementare l’occupazione che in provincia di Potenza nelle 75 strutture alberghiere censite può contare su 545 lavoratori dipendenti fissi con una media di 7,3 lavoratori ad albergo. Lo sostiene una nota di Federalberghi-Confcommercio a firma del presidente Michele Tropiano. Il numero degli occupati è destinato a triplicare e in alcune località turistiche (Maratea su tutte) ad un incremento ancora maggiore per l’attivazione di contratti stagionali. Per questa ragione – riferisce Tropiano – Federalberghi, insieme alle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, ha sottoscritto un avviso comune per richiedere al Governo di destinare maggiore attenzione e risorse alle realtà stagionali del turismo. Le richieste riguardano la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro stagionale, con l’aumento della percentuale di deduzione (attualmente al 70%) dalla base imponibile IRAP del costo del lavoro relativo ai contratti di lavoro stagionali e la proroga dello sgravio dal contributo aggiuntivo dell’1,4%, e la revisione della nuova assicurazione sociale per l’impiego (NASpI) che nella sua attuale formulazione comporta una drastica riduzione della copertura assicurativa per i lavoratori stagionali, causando la crisi di importanti sistemi turistici territoriali. “Le imprese stagionali -afferma il Presidente di Federalberghi- rappresentano una realtà importante per il turismo italiano. Con questa intesa abbiamo voluto formulare delle proposte condivise per promuoverne la competitività e la capacità di creare occupazione”.
Tropiano riferisce inoltre che in stretta sintonia con l’Ada (Associazione Direttori di Albergo) gli albergatori sono fortemente impegnati in azioni di accrescimento della qualità dei servizi per i nostri ospiti. I dati dell’Apt a consuntivo del 2015 e le previsioni per il 2016 ci autorizzano a credere che per la ricettività alberghiera della nostra regione si apre una nuova fase positiva. La nostra convinzione è di aver messo alle spalle gli anni negativi o comunque segnati dalla crisi per guardare con ottimismo al futuro e puntare sui programmi caratterizzati da Matera 2019, dal ritorno degli stranieri in Italia e degli italiani in albergo.
In breve, intendiamo favorire lo sviluppo delle competenze degli studenti degli Istituti tecnici e Istituti professionali per il settore turistico e alberghiero; coniugare le finalità educative del sistema dell'istruzione e della formazione con esigenze del mondo produttivo, nella prospettiva di abbreviare la transizione tra scuola e lavoro. Sono questi gli obiettivi principali di un protocollo di intesa siglato tra l’ADA (Associazione Direttore di Albergo) ed il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca (MIUR) riguardante l’alternanza Scuola-Lavoro.
Dall’analisi dei dati del sistema informativo Excelsior di Unioncamere – evidenzia Federalberghi – emerge che, nel settore turistico, la quota d’imprese che hanno programmato di effettuare assunzioni nel corso del 2015 è risalita, dopo tre anni di costante declino, di circa tre punti percentuali rispetto al 2014, passando dal 19,2% al 22%. Sempre nel 2015 hanno trovato conferma alcune delle principali caratteristiche delle assunzioni e professioni richieste dalle imprese che operano nel turismo, ma si sono manifestate anche delle novità e delle significative inversioni di tendenza. E’ stata confermata, innanzitutto, la prevalenza del ricorso a contratti stagionali a tempo determinato, elemento distintivo del settore, soprattutto nel comparto degli alberghi e servizi turistici. Con riferimento al grado di professionalità richiesto, la maggior parte degli imprenditori del turismo ha ribadito il proprio orientamento verso l’assunzione di personale di livello intermedio, la cui quota sul totale ha raggiunto l’86,4% delle assunzioni non stagionali e l’83,4% di quelle stagionali a tempo determinato. E’ invece calata, in generale, la percentuale d’imprese intenzionate ad assumere figure di elevato profilo (high-skill), contribuendo a contrarre ulteriormente il loro peso, già tradizionalmente molto modesto all’interno della domanda di lavoro espressa dal comparto turistico e molto inferiore a quello rilevato nel complesso dell’economia. Sul fronte opposto è aumentata, in controtendenza con i due anni precedenti, la quota di imprese intenzionate ad assumere personale con scarsa o nulla professionalità, soprattutto con riferimento alle assunzioni non stagionali. Per quanto riguarda il livello d’istruzione, le imprese turistiche che hanno previsto per il 2015 l’assunzione non stagionale di laureati o diplomati sono state il 29,4% del totale, registrando una forte caduta rispetto al 2014, imputabile esclusivamente al crollo della richiesta di diplomati e determinando una brusca inversione di tendenza rispetto al triennio precedente. Dal momento che contrazioni analoghe hanno caratterizzato anche l’intero sistema economico, il divario tra il turismo e il resto dei settori non ha subito variazioni di rilievo ed è rimasto comunque significativo. Nell’insieme dell’industria e dei servizi, infatti, la maggior parte delle imprese intenzionate ad assumere cerca candidati con livelli d’istruzione medio-alti, tra cui una quota non marginale di laureati, che sono invece scarsamente richiesti nel turismo. Le imprese turistiche sono viceversa maggiormente indirizzate all’assunzione di personale senza alcun tipo di formazione specifica oppure in possesso di qualifiche professionali, tendenza, quest’ultima, che si è notevolmente rafforzata nel 2015. La diminuzione della richiesta di esperienza da parte delle imprese turistiche ha reso leggermente più agevole il reclutamento delle figure professionali desiderate: nel 2015 le assunzioni non stagionali considerate di difficile reperimento sono state pari al 10% del totale, rispetto al 12,2% del 2014.
Investire nella formazione e nei giovani – conclude Tropiano – è sicuramente una delle chiavi di successo dell’impresa alberghiera chiamata a tenere il passo con le grandi novità che si prospettano nella stagione estiva appena iniziata.
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