Il consigliere regionale di Lb-Fdi: “Consiglio regionale esautorato dalle decisioni sulla Fondazione Matera2019”
“E mentre le Associazioni chiedono ‘trasparenza e condivisione’, Pittella, nelle segrete stanza del Palazzo, non solo avvia una riforma della governance della Fondazione Matera2019 che è in netto contrasto con tutte le belle parole sulla riduzione degli sprechi che voleva attuare, ma lo fa senza degnarsi quantomeno di ‘notiziare’ il Consiglio regionale”. E’ quanto sostenuto dal capogruppo consiliare di Laboratorio Basilicata – Fratelli d’Italia, Gianni Rosa.<br /><br />“Infatti i consiglieri regionali – dice Rosa – hanno avuto la possibilità di apprendere solo dagli organi di informazione che in questi giorni il Presidente, in completa solitudine, ha apportato modifiche allo Statuto della Fondazione, prevedendo non più tre, ma cinque Consiglieri di amministrazione e non più un manager, ma addirittura tre e, ciliegina sulla torta, pure il Presidente onorario. Nessuna notizia ufficiale, ma nei fatti il Consiglio regionale è completamente esautorato dalle scelte, ma è chiamato in causa solo perché la Legge impone il voto del Consiglio stesso sul bilancio, quindi, solo quando si tratta di autorizzare trasferimenti di risorse finanziarie in favore della Fondazione”.<br /><br />“Quale – chiede Rosa – l’idea strategica sulla Fondazione? Quanto costeranno ai lucani queste nuove poltrone? La maschera di Pittella il rivoluzionario è caduta da un bel po’, ma ora sta finendo sotto i piedi di chi, oggi, batte cassa. Un atteggiamento indecente che fa percepire la Fondazione come un altro centro di potere sganciato dalla partecipazione popolare, un altro carrozzone di cui in Basilicata non si sente bisogno. Pittella è un uomo solo al comando – continua Rosa – che tenta in tutti i modi di accreditarsi presso i poteri forti. Non può spiegarsi in altro modo questo suo atteggiamento di ignorare le più basilari regole democratiche: dalle assenze in Consiglio ai ‘non so i dettagli’ dei provvedimenti usciti dalla sua Giunta fino ad ignorare completamente il dialogo con i consiglieri”.<br /><br />“Lo aspettiamo in Consiglio – conclude l’esponente di Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale - quando verrà a battere cassa, cioè a chiedere denaro pubblico per i posti che sta dispensando in Fondazione. Allora vedremo chi dei consiglieri farà solo da ‘tastierina’ del bancomat e chi avrà un sussulto di dignità per il ruolo che si ricopre”.<br />