Beni culturali, in quarta Ccp audizione su “ultimo miglio”

La dirigente dell’Ufficio Sistemi culturali e turistici della Regione, Patrizia Minardi, ha illustrato il progetto del governo regionale sulla valorizzazione del patrimonio culturale. Focus sul completamento degli interventi già avviati

Un bando per il recupero funzionale, la valorizzazione e il miglioramento della fruibilit&agrave; di beni culturali di propriet&agrave; pubblica non statale, selezionati tra gli interventi proposti dalle amministrazioni locali e inventariati nella piattaforma on line del &lsquo;Patrimonio culturale&rsquo; nell&rsquo;ottica del cosiddetto &ldquo;ultimo miglio&rdquo;. Il che significa dare priorit&agrave; agli interventi di completamento, immediatamente cantierabili, di beni in gran parte gi&agrave; restaurati e per i quali esiste un progetto di gestione credibile. E&rsquo; questo, in estrema sintesi, il senso dell&rsquo;iniziativa del governo regionale presentata ieri in quarta Commissione dalla dirigente dell&rsquo;Ufficio Sistemi culturali e turistici della Regione, Patrizia Minardi.<br /><br />Le amministrazioni comunali hanno avanzato richieste di finanziamento per circa 39 milioni di euro, mentre per l&rsquo;insieme delle iniziative che nei prossimi anni la Regione finanzier&agrave; in tema di valorizzazione dei beni culturali sono disponibili diverse fonti di finanziamento: all&rsquo;incirca 16 milioni di euro del Patto per la Basilicata, 39 milioni di euro di fondi Fsc, 21 milioni di euro del Po Fesr e 25 milioni di euro del Patto per la Basilicata (per la gestione). Una parte di questi fondi potr&agrave; essere messa a disposizione del bando per &ldquo;l&rsquo;ultimo miglio&rdquo;, cio&egrave; per gli interventi che possono essere completati in breve tempo che hanno un progetto di gestione chiaro e definito.<br /><br />Oltre ai criteri di ammissibilit&agrave; degli interventi (fruibilit&agrave; e immediata cantierabilit&agrave;, piani di gestione collegati alla fruibilit&agrave; di altri beni culturali) la Regione dovr&agrave; definire i criteri di selezione dei progetti ammissibili. Su questo tema Minardi ha risposto alle domande di Romaniello e Perrino, che si &egrave; soffermato in particolare sui criteri e sulle modalit&agrave; individuati per la scelta dei soggetti gestori dei beni culturali oggetto del bando, mettendo in evidenza la necessit&agrave; di ricorrere a procedure di evidenza pubblica. Lacorazza ha chiesto che vengano selezionate iniziative dirette alla valorizzazione di siti e luoghi di interesse archeologico o che abbiano un legame con figure rappresentative della cultura regionale. Spada ha osservato che quello della cantierabilit&agrave; e fruibilit&agrave; non pu&ograve; essere un criterio da applicare in maniera rigida perch&eacute; gli interventi devono rientrare in una strategia a rete, che riguarda diversi Comuni. Napoli ha affermato che quella della gestione manageriale diventa la vera grande sfida, occorre quindi evitare ogni provincialismo.<br /><br />Alla riunione della Commissione, oltre al presidente Luigi Bradascio (Pp), hanno partecipato i consiglieri Lacorazza e Spada (Pd), Romaniello (Gm), Napoli (Pdl-Fi), Rosa (Lb-Fdi) e Perrino (M5s).&nbsp;

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