Lucani insigni 2015, Cristina Ferrone

Nata a Potenza, lavora e insegna chirurgia epato-biliare pancreatica al Mass General Hospital di Boston. E’ tra i massimi esperti in chirurgia oncologica di fegato e pancreas

Pu&ograve; essere concordemente considerata il volto giovane e femminile della Basilicata che in giro per il mondo si connota per alta, se non per altissima, professionalit&agrave;. Per di pi&ugrave; su un terreno di scontro assai duro, quello della lotta ai mali pi&ugrave; terribili e diffusi al mondo d&rsquo;oggi. Quello della ricerca di possibili rimedi – magari definitivi – al doloroso calvario di un tumore. Un terreno di battaglia dove &egrave; imperativo che il mondo della medicina e della ricerca scientifica, prima o poi, vinca sul serio. Un fronte difficile, per veri e propri combattenti temerari, quanto mai competenti e determinati, quello su cui ha scelto di impegnare tutta la sua vita, la chirurga potentina Cristina Ferrone, classe &rsquo;72. Oggi lavora e insegna chirurgia epato-biliare pancreatica al Mass General Hospital di Boston dove, tra l&#39;altro, si occupa della crescita chirurgica di studenti, assistenti in formazione e ricercatori, dedicandosi sia alla ricerca sia alla sala operatoria per le malattie epatobiliopancreatiche.<br /><br />Annoverata tra i ricercatori di punta dell&rsquo;Harvard Cancer Center per le neoplasie dell&#39;apparato gastrointestinale, negli Usa &egrave; considerata tra i massimi esperti in chirurgia oncologica del fegato e del pancreas. Una tra le figure pi&ugrave; qualificate, promettenti ed innovative nell&rsquo;ambito della chirurgia oncologica negli Stati Uniti. La comunit&agrave; scientifica di calibro internazionale annovera il suo profilo tra i cento giovani medici capaci di tracciare ed indicare le nuove strade della ricerca e della pratica chirurgica nella lotta al cancro, di aprire e rendere accessibili nuovi orizzonti possibili di interventi e terapie. E non &egrave; certo cosa da poco, inoltre, che il suo nominativo compaia anche tra i membri della pi&ugrave; prestigiosa societ&agrave; scientifica chirurgica americana, l&#39;American College of Surgeons.<br /><br />Ricalcando le orme paterne &ndash; il padre, Soldano Ferrone, &egrave; un professore di Chirurgia Immunologia e Patologia da molti anni impegnato all&#39;Hilman Cancer Research Insitute dell&#39;Universit&agrave; di Pittsburgh e si trasfer&igrave;, oltre quarant&rsquo;anni fa, famiglia al seguito, negli Stati Uniti per lavorare presso i pi&ugrave; prestigiosi centri oncologici americani &ndash; e, altres&igrave;, del nonno Luigi &ndash; il medico condotto che per tutta la sua vita ha curato gli abitanti del piccolo centro rurale di Bella Muro e delle campagne limitrofe – la dottoressa Cristina Ferrone &egrave; tra i &lsquo;lucani insigni&rsquo; premiati nel 2015. Non ha potuto essere presente alla cerimonia di consegna dei riconoscimenti che sono conferiti annualmente dal Consiglio regionale, su iniziativa della Commissione regionale dei lucani nel mondo, a cinque eminenti personalit&agrave; che si siano particolarmente distinte quanto a meriti e competenze, in diversi campi, al di l&agrave; dei confini geografici della Basilicata. Improrogabili impegni non le hanno concesso di poter ritirare di persona il premio e prender parte alla manifestazione che si &egrave; svolta il 22 giugno 2015 nella splendida cornice del Castello di Lagopesole. Ma certamente – &egrave; bello pensarlo – sar&agrave; giunto fino a lei, sulla costa est degli Stati Uniti dove oggi vive e lavora, il fragore degli applausi del pubblico che ha partecipato alla cerimonia di premiazione e ha seguito con entusiasmo i profili, le storie e i racconti dei validi protagonisti dell&rsquo;iniziativa. Contattata via e-mail la dottoressa Ferrone si dice oggi &ldquo;naturalmente molto felice di aver ricevuto il riconoscimento di &lsquo;lucana insigne&rsquo; e molto grata alla commissione giudicatrice per questo prestigioso premio&rdquo;. Avere l&rsquo;opportunit&agrave; di dialogare con lei, seppur a distanza, &egrave; stata l&rsquo;occasione per rivolgerle alcune domande sul suo passato e sul suo presente. Per farci raccontare la sua storia.<br /><br />&ldquo;Sono nata circa 40 anni fa &ndash; dice Cristina Ferrone &ndash; al San Carlo &lsquo;vecchio&rsquo; di Potenza (l&rsquo;ospedale che un tempo era ospitato nel complesso di Santa Maria quando appena si discuteva del nuovo polo di<img alt="Potenza, dicembre 2014_Cristina Ferrone con il residente della Regione Marcello Pittella e il consigliere Aurelio Pace" src="/consiglionewcma/files/images/02/34/16/14/IMAGE_FILE_2341614.jpg" style="width: 430px; height: 323px; border-width: 2px; border-style: solid; margin: 2px; float: right;" /> Macchia Romana). La famiglia di mio padre &egrave; originaria di Bella – Muro, dove mio nonno era il medico condotto. Proprio lui ha insistito perch&eacute; io nascessi in Lucania. Cos&igrave; passai i miei primi dodici mesi di vita a Bella. Solo dopo ci trasferimmo in California dal momento che mio padre, anche lui medico, all&rsquo;epoca stava lavorando alla Scripps Clinic and Research Foundation in La Jolla. Passammo circa dieci anni in quella meravigliosa cittadina ai confini con il Messico. Io, cos&igrave; come mio fratello Marco che nacque a San Diego e che &egrave; anche lui medico, abbiamo dei ricordi molto belli della nostra infanzia in California. Nel 1981 mia madre, che &egrave; tedesca, mio fratello ed io ritornammo per un anno in Germania mentre mio padre si stava trasferendo a New York per ragioni di lavoro. Il periodo trascorso in Germania mi &egrave; stato molto utile per imparare il tedesco che parlo in modo fluente cos&igrave; come l&rsquo;italiano&rdquo;.<br /><br />Cittadina del mondo, poliglotta, abituata da sempre a viaggiare e a cambiare una citt&agrave; dopo l&rsquo;altra, non ha per&ograve; mai rinunciato a quel punto fermo delle spensierate vacanze estive: da trascorrere, immancabilmente, con i nonni paterni nella sua Basilicata. Quasi innata in lei la decisione di studiare e formarsi nei centri pi&ugrave; autorevoli degli Stati Uniti assecondando quella propensione – forse genetica – di famiglia. Perch&eacute; la sua carriera professionale difficilmente sarebbe potuta essere diversa. &ldquo;Decisi di fare il medico &ndash; scrive ancora Cristina Ferrone – all&rsquo;et&agrave; di 15 anni. L&rsquo;attivit&agrave; che svolgo richiede molti sacrifici non solo perch&eacute; ho scelto di dedicarmi molto anche alla mia famiglia, ma anche per il tipo di chirurgia che pratico, che &egrave; molto impegnativo. Tuttavia il mio lavoro mi d&agrave; davvero molte soddisfazioni. In particolare considero molto importante la possibilit&agrave; che ho di lavorare al Massachusetts General Hospital: un ospedale molto avanzato, una realt&agrave; che indubbiamente mi stimola tanto&rdquo;.<br /><br />La sua &egrave; una carriera professionale luminosa. Puntellata da numerosi successi. A partire dalla laurea cum laude in Biologia all&rsquo;University of Pennsylvania fino ai pi&ugrave; recenti e prestigiosi incarichi. Risultati incassati e sempre nuove sfide da rilanciare. Perch&eacute; infondo, questo &egrave; il bello di un mestiere simile. &ldquo;Ho studiato all&rsquo;universit&agrave; di Pensilvania a Filadelfia e poi &ndash; racconta la Dottoressa Cristina Ferrone – mi sono iscritta alla facolt&agrave; di medicina e chirurgia alla Washington University in Saint Louis. Nel 1997 mi sono trasferita a Boston dove ho lavorato al Massachusetts General Hospital nel Dipartimento di Chirurgia. Qui mi sono specializzata nella chirurgia dei tumori del pancreas, del fegato e del colon, passando un periodo di studio di quattro anni anche al Memorial Sloan Kettering a New York&rdquo;. Un curriculum vitae infinito, il suo, a dispetto della giovane et&agrave;. Brilla un&rsquo;elencazione dettagliata di ben oltre novanta pubblicazioni scientifiche sulle pi&ugrave; prestigiose riviste internazionali. Tante le onorificenze ricevute e i premi di rilievo. Numerose le sue partecipazioni a lezioni e a convegni che si sono svolte in lungo e in largo i principali centri degli Stati Uniti: New Orleans, Miami, San Diego, Chicago, San Francisco solo per citarne alcuni. Ma soprattutto ad essere davvero interessanti sono i molteplici progetti di ricerca che ha condotto a termine mettendo a segno ottimi risultati. &ldquo;Mi ha sempre interessato &ndash; spiega Cristina Ferrone – sviluppare un programma di immunoterapia per i tumori del pancreas e del fegato. Da circa tre anni sto lavorando su questo argomento insieme a mio padre che si &egrave; trasferito proprio al Dipartimento di Chirurgia del Massachusetts General Hospital&rdquo;. Un sodalizio a dir poco perfetto che promette decisamente bene per gli esiti che verranno.<br /><br />Dopo un&rsquo;assenza durata molti anni, Cristina Ferrone ha fatto finalmente ritorno nella sua citt&agrave; di origine nel dicembre del 2014. Ricevuta ed omaggiata per la sua carriera di respiro internazionale dal presidente della Giunta regionale Marcello Pittella e dal presidente del Consiglio regionale Piero Lacorazza. Una visita tutt&rsquo;altro che casuale, venuta a coincidere con la presentazione ufficiale del Centro regionale per la diagnosi e la cura delle malattie del pancreas, nato dalla collaborazione tra l&rsquo;Ospedale San Carlo di Potenza e l&rsquo;Istituto Pancreas dell&rsquo;Universit&agrave; di Verona. Un ambizioso progetto a cui anche la dottoressa Ferrone &egrave; stata invitata ad apportare un suo contributo con una sua lectio magistralis. &ldquo;Naturalmente &ndash; scrive ancora Cristina Ferrone – sono molto contenta di essere tornata a Potenza in tale occasione. Mancavo dalla Lucania da circa dieci anni. Sono stata, inoltre, molto felice di tenere in tale contesto una mia lectio magistrale all&rsquo;Ospedale San Carlo, un ospedale di primo ordine. Ho pertanto avuto la possibilit&agrave; di poter parlare del mio lavoro nell&rsquo;ambito di trattamenti terapeutici per la cura dei tumori del pancreas. Spero che il dialogo che ho avviato con i colleghi della Chirurgia del San Carlo possano facilitare l&rsquo;instaurazione di programmi collaborativi tra il San Carlo, il Massachusetts General Hospital e l&rsquo;Ospedale dell&rsquo;Harvard University. Credo che tali collaborazioni possano essere davvero molto utili e preziose&rdquo;.<br /><br />Nel presentare i risultati dell&rsquo;applicazione di una terapia coadiuvante ai tumori del pancreas la dottoressa Ferrone nel corso del suo intervento ha sottolineato, tra l&rsquo;altro, l&rsquo;importanza dell&rsquo;approccio multidisciplinare, della cooperazione tra medici, chirurgi e radiologi e dei migliori risultati che si possono raggiungere da interventi preceduti e supportati da terapie mirate.<br />&ldquo;Ho vissuto in diverse citt&agrave; con caratteristiche molto diverse. La citt&agrave; a cui sono pi&ugrave; legata &egrave; certamente Boston, anche perch&eacute; qui sono nati i miei tre figli. Nonostante abbia vissuto e continui a vivere lontano dalla mia terra di origine, posso dire &ndash; tiene a sottolineare Cristina Ferrone – di sentirmi &lsquo;lucana&rsquo; nella mia seriet&agrave; professionale e nella mia dedizione alla famiglia ed al lavoro&rdquo;. Seppur raramente ritorni ormai nella sua Basilicata, &egrave; del tutto speciale il legame che avverte con la sua terra. Un filo che mai si potr&agrave; spezzare e che, intanto, rinsalda lanciando un consiglio a qualunque giovane lucano voglia prenderla a modello. &ldquo;Io certamente gli consiglierei di studiare ed impegnarsi molto. Inoltre &ndash; scrive ancora Cristina Ferrone – credo che sia assolutamente utile fare delle esperienze all&rsquo;estero in modo tale da rendersi conto dei programmi che vengono sviluppati al di fuori dei nostri confini nazionali. Naturalmente &ndash; chiosa affettuosa – io sar&ograve; sempre molto felice di aiutare quei giovani lucani che vogliono dedicarsi alla ricerca nel campo biomedico e/o della chirurgia&rdquo;. (C. L)<br /><br />Fonti<br /><br />Intervista rilasciata da Cristina Ferrone, agosto 2015<br /><br />Scheda informativa della dottoressa Ferrone dal sito del Dana-Farber/Harvard Cancer Center<br />http://www.dfhcc.harvard.edu/insider/member-detail/member/cristina-ferrone-md/<br /><br />Il Massachusetts General Hospital celebra un centinaio di persone che con il loro impegno contribuiscono a far avanzare la lotta contro il cancro. Tra queste c&rsquo;&egrave; anche Cristina Ferrone<br />https://www.theonehundred.org/honorees/cristina-r-ferrone-md/<br /><br />Il video di un seminario tenuto da Cristina Ferrone dal sito della Caring for Carcinoid Foundation http://www.caringforcarcinoid.org/videos/dr-christina-ferrone<br /><br />Scheda informativa della dottoressa Cristina Ferrone dal sito del Massachusetts General Hospital http://www.massgeneral.org/digestive/doctors/doctor.aspx?id=17182<br /><br />Video di una conferenza tenuta da Cristina Ferrone al Mass General Hospital di Boston<br />https://www.youtube.com/watch?v=jO1en-6M6l8<br /><br />Comunicato stampa sulla visita di Cristina Ferrone al San Carlo, 4 dicembre 2014 http://www.ospedalesancarlo.it/media/fotogallery/cristina_ferrone_al_san_carlo_le_nuove_frontiere_il_trattamento_del_cancro_al_panc<br /><br />Video sulla visita di Cristina Ferrone a Potenza in occasione del meeting di presentazione della Rete regionale del pancreas, 4 dicembre 2014<br />https://www.youtube.com/watch?v=YO_T-vnVfE4<br /><br />Comunicato relativo alla presentazione della Rete del pancreas e la lectio magistralis di Cristina Ferrone , 5 dicembre 2014<br />http://www.basilicatanet.it/basilicatanet/site/Basilicatanet/detail.jsp?sec=1005&amp;otype=1012&amp;id=2989412&amp;value=AGR<br /><br />Comunicato stampa relativo alla Rete del pancreas e all&rsquo;incontro del presidente Pittella con Cristina Ferrone , 4 dicembre 2014: http://www.regione.basilicata.it/giunta/site/giunta/detail.jsp?otype=1012&amp;id=2989388&amp;value=regione<br /><br />Comunicato stampa relativo all&rsquo;incontro del presidente Lacorazza e del consigliere Pace con Cristina Ferrone, 4 dicembre 2014:<br />http://consiglio.basilicata.it/consiglioinforma/detail.jsp?otype=1120&amp;id=1174943&amp;value=consiglioInforma#ad-image-0<br /><br />Articolo pubblicato da un&rsquo;agenzia d&rsquo;informazione locale relativamente alla visita di Cristina Ferrone al San Carlo di Potenza e alla presentazione del Centro regionale per il pancreas:<br />http://www.ufficiostampabasilicata.it/cristina-ferrone-al-san-carlo-alla-presentazione-del-centro-regionale-pancreas/<br /><br />Convegno su tumori cutanei e melanomi all&rsquo;Irccs Crob di Rionero in Vulture a cui partecipa Soldano Ferrone, padre di Cristina e docente di Chirurgia Immunologia e Patologia all&#39;Hilman Cancer Research Insitute dell&#39;Universit&agrave; di Pittsburgh, 14 gennaio 2011<br />http://www.basilicatanet.it/basilicatanet/site/basilicatanet/detail.jsp?sec=1005&amp;otype=1012&amp;id=544593&amp;value=AGR<br /><br />Il programma del convegno al Crob dal titolo &ldquo;Diagnosi e trattamento dei tumori cutanei e del melanoma&rdquo; a cui partecipa Soldano Ferrone in qualit&agrave; di principale relatore, 15 gennaio 2011<br />http://www.aspbasilicata.it/sites/default/files/deplian%20Crob.pdf<br /><br />Scheda biografica e professionale del professor Soldano Ferrone (dal sito del Journal of Clinical &amp; Experimental Dermatology Research)<br />http://www.omicsonline.org/editor-profile/Soldano_Ferrone/<br /><br />Scheda informativa su Soldano Ferrone (dal sito dell&rsquo;International Society of DNA Vaccines)<br />http://www.isdv.org/conference-speakers/8904/dr-soldano-ferrone<br />

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