“All’on. Vincenzo Folino va il merito della schiettezza con cui motiva il suo abbandono del Pd: nel partito di Renzi non è riuscita la sintesi tra la cultura cattolico popolare e quella di sinistra. Purtroppo accade che anche chi è rimasto nel Pd non faccia nulla non solo per favorire la sintesi tra le due sensibilità storiche del nostro Paese (democristiana e comunista) ma nemmeno per intensificare il confronto con i cattolici impegnati in politica che non hanno la tessera del Pd”. A sostenerlo è il segretario regionale della DC-Libertas Giuseppe Potenza che aggiunge: “a Folino va dunque dato atto di franchezza nell’ammettere il fallimento e di coerenza (comportamenti non diffusi, purtroppo, tra i politici di oggi) con l’auspicio che il gesto serva a risvegliare le coscienze dei gruppi dirigenti nazionali e regionali del Pd prima che dal partito non fuggano solo quelli con il cuore che batte a sinistra. Non si sottovalutino certe prese di posizione su temi etici come la cosiddetta teoria del gender e la scarsa efficacia delle politiche di tutela delle famiglie e di contrasto alla povertà. Noi democratico-cristiani, più volte e da più parti tirati in ballo a conferma dell’attualità del pensiero di don Sturzo-Moro-Colombo – afferma ancora il segretario DC – non ci stanchiamo di manifestare la piena disponibilità a favorire ogni forma di dialogo-confronto per evitare che la frammentazione della presenza dei cattolici in politica continui a produrre innanzitutto marginalità e scarso peso nelle più importanti scelte del futuro delle nostre comunità. L’insegnamento a realizzare la buona politica resta quello dei vescovi lucani: favorire il coinvolgimento di uomini e donne che, motivati da una reale vocazione alla promozione del bene comune e del governo della nostra Regione, possano ispirarsi intorno ad un profilo di riferimento: coerenza con la fede professata, rigore morale, capacità di giudizio culturale, competenza professionale, passione di servizio.
Per questa ragione le vicende di profonda lacerazione che attraversano il Pd non possono che preoccupare anche chi non ha la tessera del Pd ed in primo luogo “allarmano” i cattolici impegnati in politica che guardano con speranza al futuro della regione che pure il Masterplan proposto dal Presidente Pittella si sforza di ipotizzare, attraverso l’indicazione di nuove opportunità di benessere sociale, per ora appena indicate. Ma non bastano buone idee se – dice Potenza – a portarle avanti non c’è condivisione di responsabilità. E senza i cattolici non si va da nessuna parte. E' necessario riprendere il “testimone” che ci è stato affidato dalla classe politica e governativa degli anni ottanta, quella che ha segnato positivamente la soluzione di tanti problemi del nostro territorio, perché solo la contaminazione tra ex comunisti ed ex democristiani può risolvere l'attuale crisi della classe dirigente del Pd che si scarica sul futuro delle comunità lucane".
bas 02