Petrolio e fondi Ue, Rosa: con Pittella non c’è coerenza

Il capogruppo di Lb_Fdi: “Leggendo gli articoli di questi giorni, ci rendiamo conto che le parole coerenza, lealtà e trasparenza non fanno parte del vocabolario del governatore”

&ldquo;Le parole che gli uomini politici dovrebbero rispettare pi&ugrave; di tutte sono la coerenza, che va a braccetto con la lealt&agrave;, e la trasparenza. I cittadini ce lo chiedono e i lucani ne hanno bisogno. Potersi fidare di chi decide per nostro conto &egrave; la base per un rapporto che duri nel tempo. Leggendo gli articoli di questi giorni, ci rendiamo conto che le parole coerenza, lealt&agrave; e trasparenza non fanno parte del vocabolario del governatore Pittella. Sul petrolio, cos&igrave; come su altre importanti questioni come i fondi europei&rdquo;. E&rsquo; quanto afferma il capogruppo di Lb-Fdi Gianni Rosa,<br /><br /><br /><br />&ldquo;Noi &ndash; aggiunge l&rsquo;esponente di Fratelli d&rsquo;Italia &ndash; Alleanza Nazionale – siamo la Regione d&rsquo;Italia che &egrave; pi&ugrave; interessata alle estrazioni, perch&eacute; il nostro territorio &egrave;, volente o nolente, il pi&ugrave; ricco di petrolio. E siamo anche la Regione che non ha impugnato lo Sblocca Italia, che ha fatto ricorso contro i decreti attuativi dello Sblocca Italia, cosa inutile, e che &egrave; arrivata fino all&rsquo;ultima settimana per deliberare i quesiti referendari. E, ancora: siamo quelli del presidente di Regione che, oggi, torna sui suoi passi. &Egrave; cos&igrave; che si vuole ricreare il legame di fiducia con i lucani? Che fiducia pu&ograve; esserci nei confronti di chi cambia idea a seconda dell&rsquo;interlocutore? Vota per i quesiti referendari e, poi, basta un incontro con un qualche ministro o funzionario del Governo nazionale, per ritrattare. Coerenza, appunto, non ce n&rsquo;&egrave;. A neanche quindici giorni, spuntano dichiarazioni di Pittella che parla di linea morbida e dialogo, quasi avesse paura di sembrare davvero il rivoluzionario che aveva promesso di essere&rdquo;.<br /><br />A parere di Rosa &ldquo;del resto il Governo regionale brancola nel buio. Non c&rsquo;&egrave; un&rsquo;attivit&agrave; che sia tesa realmente a far uscite questa Regione dall&rsquo;immobilismo. Leggiamo di quanto siamo bravi a spendere i soldi che l&rsquo;Europa ci d&agrave; per creare sviluppo e coesione. Senza reali ricadute sul territorio calcolabili con indici che siano altri da quello della mera capacit&agrave; di spesa, l&rsquo;unica cosa di cui il presidente Pittella pu&ograve; andare a vantarsi &egrave; di essere uno che spende soldi senza produrre nulla. Noi siamo una delle Regioni pi&ugrave; povere d&rsquo;Italia e continueremo ad esserlo se non si comprende che i soldi, e la Basilicata tra royalties e fondi europei ne dispone di molti, non possono essere utilizzati per creare il nulla. Proprio ieri ci hanno segnalato l&rsquo;ennesimo sperpero di fondi europei: 95 mila euro solo per la comunicazione inerente il programma NaturArte2015 nel Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane. Ora, &egrave; possibile che lo sviluppo di una delle zone pi&ugrave; belle della Basilicata, ma anche con pi&ugrave; spopolamento e pi&ugrave; problemi in termini di infrastrutture passi attraverso due concerti e 95.000 euro di pubblicit&agrave;? Noi non crediamo, eppure c&rsquo;&egrave; chi se ne vanta. Perch&eacute;, in fondo, quando Pittella va a Roma o in Europa e dice &lsquo;guardate come sono bravo a spendere&rsquo; non fa altro che dire di essere stato bravo a buttare soldi destinati allo sviluppo in feste, sagre e pubblicit&agrave;. Perch&eacute; in queste attivit&agrave; vengono spesi i fondi europei. Abbiamo chiesto innumerevoli volte, nelle sedi istituzionali, a Pittella di misurare gli obbiettivi raggiunti con l&rsquo;uso dei fondi europei non in termini di capacit&agrave; di spesa ma di impatto reale sull&rsquo;economia e sulla societ&agrave;. Ma nulla. Ovviamente questo avrebbe messo in evidenza una carenza cronica di reale programmazione. Ma tant&rsquo;&egrave;&rdquo;.<br /><br />&ldquo;&lsquo;Feste, farina e forca&rsquo; &ndash; conclude Rosa – sono le parole guida dell&rsquo;azione pittelliana. Feste e concerti in zone del territorio che avrebbero bisogno di ben altro, reddito minimo, quel contentino che per il Governatore &egrave; sufficiente a placare la sete di lavoro, e la totale repressione di ogni forma di libert&agrave; dei lucani. Per noi, tuttavia, restano comportamenti inconcepibili. La Regione dovrebbe essere amministrata come farebbe un &lsquo;buon padre di famiglia&rsquo;, senza sperperare ma avendo ben presente che ogni singolo euro pu&ograve; contribuire allo sviluppo della nostra meravigliosa terra. Per ora, per&ograve;, c&rsquo;&egrave; chi si accontenta di dire che spendiamo tutto, ma non bene&rdquo;.&nbsp;

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