Regione, Perrino: fondati i dubbi del procuratore Oricchio

Dice il consigliere regionale del M5s: “Lo spettro del ‘Titanic’ nelle parole del procuratore Oricchio, è da un anno che il M5s Basilicata chiede un’inversione di rotta”

&ldquo;Le parole al fulmicotone del Procuratore della Corte dei Conti lucana, Michele Oricchio, confermano molti dei dubbi e tante delle forti perplessit&agrave; che il M5s Basilicata ha gi&agrave; avuto modo di manifestare nel corso del suo primo anno di attivit&agrave; in Consiglio regionale&rdquo;. E&rsquo; quanto affermato dal consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Giovanni Perrino.<br /><br />&ldquo;Come non dare ragione al Procuratore &ndash; chiede Perrino – quando afferma che &lsquo;politici e amministratori lucani credono di poter fare quello che vogliono?&rsquo;. Procedendo a ritroso, infatti, e analizzando i numerosi atti, anche ispettivi, prodotti dal M5s ci si accorge, ad esempio, che l&rsquo;istituzione di un nuovo ente di gestione dei servizi idrici (&lsquo;Egrib&rsquo;) &egrave; solo l&rsquo;ultima delle scelte dissennate che Pittella (ricordiamo, gi&agrave; condannato in primo grado al risarcimento di&nbsp; 6.300 euro dalla stessa Corte dei Conti) sta per imporre ai lucani. La moltiplicazione delle poltrone appare l&rsquo;ultima preoccupazione di Pittella in ordine di tempo. Risalendo ai primi mesi del 2014, il primo campanello d&rsquo;allarme azionato dal M5s &ndash; aggiunge Perrino – per segnalare uno stile gestionale della cosa pubblica finalizzato esclusivamente alla difesa ad oltranza dei privilegi della vecchia politica, &egrave; stata la convalida ufficiale dell&rsquo;elezione dei consiglieri regionali: nonostante le richieste del M5s Basilicata, i consiglieri non hanno ritenuto necessario consegnare il proprio certificato dei carichi pendenti e del casellario giudiziale, affidandosi ad una semplice autocertificazione per attestare la propria compatibilit&agrave; con la carica elettiva. Anche in occasione dell&rsquo;elezione del Difensore civico &ndash; sottolinea il consigliere – non sono mancate le forzature alle regole, confermando che in Consiglio regionale si obbedisce ancora a quella logica di spartizione politico-clientelare (da manuale Cencelli) che tanto ha danneggiato la Basilicata e i lucani&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Espressione della stessa logica &ndash; sostiene Perrino – &egrave; stata la nomina dell&rsquo;amministratore unico dell&rsquo;Ater di Potenza, Domenico Esposito, che per 5 mesi ha ricoperto la mansione, in contemporanea alla sua carica, di Sindaco della Citt&agrave; di Sant&rsquo;Arcangelo e, come primo atto, ha prorogato in maniera probabilmente illegittima il direttore uscente dell&rsquo;ente, l&rsquo;architetto Michele Bilancia. Sono del tutto fondati i dubbi del procuratore Oricchio sulla gestione delle attivit&agrave; collegate a Matera2019: quando abbiamo chiesto di fare la massima chiarezza e trasparenza sul rispetto delle regole del concorso pubblico per le assunzioni ed il reclutamento del personale da parte del Comitato-Fondazione Matera2019, Pittella ha candidamente risposto che il metodo utilizzato &egrave; stato quello delle &lsquo;long list&rsquo;, metodo tutt&rsquo;altro che legittimo, trasparente e meritocratico. Anche sui premi pagati ai dirigenti regionali (al 31 dicembre 2011 risulta esser stato erogato un premio complessivo di circa 340mila euro) Pittella, nonostante la mancata adozione del &lsquo;Piano delle Performance&rsquo;, non ha riscontrato alcuna anomalia nell&rsquo;operato degli uffici regionali. &lsquo;Va tutto ben, Madama la Marchesa&rsquo;: ha esclamato Pittella anche sull&rsquo;operato dei numerosi enti strumentali della Regione. Tra questi, Arpab, l&rsquo;agenzia per l&rsquo;ambiente, che, nell&rsquo;ultimo anno, si &egrave; resa protagonista di una serie di provvedimenti a dir poco nebulosi e sconcertanti. Oltre ad operare, pare, omettendo l&rsquo;approvazione del bilancio di previsione per l&rsquo;anno 2014, il direttore Aldo Schiassi, ha ritenuto opportuno affidare la manutenzione della rete piezometrica in Val Basento alla ditta ATR di Acerra, i cui&nbsp; proprietari sono stati condannati in appello per disastro ambientale aggravato&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;ultima brillante trovata pittelliana &ndash; prosegue Perrino – come dicevamo, &egrave; stata quella di istituire l&rsquo;Egrib, l&rsquo;ente che dovrebbe svolgere attivit&agrave; di indirizzo, monitoraggio, vigilanza e controllo nel governo della risorsa idrica lucana. Non solo si aggiunge a libro paga l&rsquo;ennesimo amministratore unico, ma si va a creare un ente che si affianca agli altri due gi&agrave; presenti ed operativi in materia di acqua, Acquedotto Lucano e Acqua Spa. Insomma, Pittella rischia di emulare Schettino e affondare ignominosamente la Basilicata. Il M5s Basilicata le sta provando davvero tutte per correggere e, possibilmente, invertire la rotta. Ce la metteremo tutta, sperando nell&rsquo;aiuto dei cittadini lucani. Certo &ndash; conclude Perrino – sar&agrave; un impresa titanica evitare un epilogo drammatico alla &ldquo;Titanic&rdquo;. Soprattutto in un Consiglio regionale che annovera tra i suoi componenti ben&nbsp; 5 rinviati a giudizio per peculato tra cui lo stesso presidente Pittella&rdquo;.&nbsp;<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />

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