Solo un anno fa in provincia di Matera c’erano decine e decine di aziende in più di oggi
“Solo un anno fa in provincia di Matera c’erano decine e decine di aziende in più di oggi, mentre i dati sui fallimenti decretati dal Tribunale di Matera, complessivamente 34 in un anno, provano l’emergenza che vivono le piccole e medie imprese e, al tempo stesso, sono la smentita più autorevole del tono entusiastico abusato dal Presidente Pittella per illustrare un anno di attività del Governo regionale”. E’ quanto afferma il consigliere regionale di Forza Italia, Paolo Castelluccio, che aggiunge: “persino le cifre fornite nella conferenza stampa di fine anno, tra cui i 12 progetti industriali finanziati con l’Accordo di programma del Distretto della Murgia, i 3 milioni di euro per l’integrazione dei fondi rischi confidi e i 7 programmi di sviluppo per la reindustrializzazione di siti inattivi, si ritorcono come un boomerang su chi le ha fornite perché i risultati sono inconsistenti sia per gli imprenditori che per le persone in cerca di lavoro. E a proposito di Distretto della Murgia e di linguaggio calcistico, particolarmente caro al Presidente Pittella, si è rimosso dalla coscienza l’appello di Pasquale Natuzzi che nel sostenere come fare impresa al Sud partire con il punteggio di 0-2 nella partita dello sviluppo a causa di infrastrutture materiali e immateriali insufficienti – dai treni alle strade, dalla tecnologia alla burocrazia – ha richiamato politica e sindacati a maggiore responsabilità”.<br /><br />“Nel materano – continua il consigliere di Fi – non esiste comparto che non conosca gli effetti della crisi, dal commercio all’artigianato, al manufatturiero, alle costruzioni, tutti hanno risentito dell’inadeguatezza di politiche di sostegno. Una situazione che si intende replicare – afferma Castelluccio – con la manovra finanziaria regionale che mercoledì discuteremo in Consiglio. Il caso più vistoso di grave sottovalutazione è l’art. 31 del collegato al Ddl della Giunta di bilancio e che riguarda la competitività delle piccole e medie imprese. Si rasenta la genericità delle azioni e degli interventi con le affermazioni retoriche di volontà a “sostenere la promozione dell’imprenditorialità facilitando la creazione di nuove aziende, anche attraverso incubatori di imprese; lo sviluppo e la realizzazione di nuovi modelli per le PMI, in particolare per l'internazionalizzazione; la creazione e l'ampliamento di capacità avanzate per lo sviluppo di prodotti e servizi; la capacità delle PMI di crescere sui mercati regionali, nazionali e internazionali e di prendere parte ai processi di innovazione”. Si intende fare esattamente l’opposto di quello che ha chiesto Natuzzi: il Governo regionale gira la testa dall’altra parte”.<br /><br />