"Scongiurare la chiusura del museo di storia naturale del Vulture" in quanto "chiuderlo sarebbe una sconfitta per tutti, a cominciare dalla politica, che non riesce a trovare soluzione ad un problema". Così il consigliere provinciale di Potenza, Donato Ramunno (FdI-An), in una lettera indirizzata ai presidenti di Provinca e Regione Basilicata.
"È assolutamente improponibile pensare al decollo turistico dei laghi di Monticchio e del Vulture privandosi di un centro culturale di così pregevole fattura che ha dimostrato in questi anni la sua valenza in termini di visitatori", afferma Ramunno, che continua: "Sostengo da tempo che il volano economico dell'area del Vulture non può non essere che quello enogastronomico, (derivante da una agricoltura di eccellenza) e turistico, associato al polo industriale di San Nicola di Melfi e della Valle di Vitalba. Per fare turismo, però, non sono più bastevoli le sole meraviglie ambientali. Bisogna creare attrattori turistici importanti in termini di eventi e in termini di posti da visitare che raccontano la nostra storia, le nostre radici, la nostra identità e, come nel caso del museo di Monticchio, i processi geologi e morfologici che hanno determinato lo splendore unico di questi luoghi. Un museo è il punto di partenza per conservare la memoria e tramandarla alle future generazioni; per non dimenticare ciò che siamo e le tappe che abbiamo percorso nel cammino della nostra storia, oltre ad essere, come nel caso del museo di storia naturale, una importante palestra di formazione".
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