Comune San Fele: progetto per riqualificazione Centro Storico

Il Comune di San Fele crede che lo sviluppo e la crescita debba partire dalla propria storia e dalla propria identità culturale sedimentata nel tempo e nei luoghi dei propri contesti di riferimento. Non è più il tempo di pensare ad uno sviluppo diretto con interventi esterni.  Bisogna partire dal proprio territorio con tutto il suo capitale umano e sociale per individuare nuove soluzioni ai tanti problemi presenti nella comunità locale. In considerazione di questi principi, il Comune di San Fele ha candidato il 30 novembre un progetto di riqualificazione urbana e sociale del proprio Centro Storico. Il progetto è stato presentato in base ad un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 ottobre 2015 dal titolo “Interventi per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate”. L’idea principale del progetto è di intervenire su un’area urbana considerata degradata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in considerazione di alcuni indicatori sociali (Indice di disagio sociale – IDS  – e Indice di disagio edilizio – IDE), che rappresenta il cuore storico e culturale del paese. Il progetto è stato promosso con il coinvolgimento attivo delle associazioni, dei professionisti e delle imprese, responsabili del loro ruolo sociale attivo nella comunità locale. Le azioni preliminari di condivisione dell’idea generale di interventi di riqualificazione urbane e sociale del centro storica sono state estremamente importanti per una futura sostenibilità del progetto nella sua complessità. Le azioni progettuali individuate sono di due tipologie. Una prima tipologia di azioni riguardano il miglioramento urbano dell’area C1 del Centro storico con la riqualificazione di alcune arre del tessuto urbano che comprende il Palazzo dell’Ex ente asilo, la Piazza mercato fino ad arrivare alla Piazza dell’ingresso del paese. La rigenerazione urbana più significativa riguarda il Palazzo Ex asilo; l’immobile diventerà nel tempo un contenitori sociale in grado di alleviare i tanti disagi presenti fra tante categorie sociali del paese. Secondo l’amministrazione locale, il contenitore sociale, ristrutturato ed individuato, non dovrà solo svolgere azioni sociali passive, ma si dovrà caratterizzare come luogo dell’incontro, dell’ascolto, della prevenzione, delle soluzioni attive in favore di diversificate categorie sociali, dagli anziani, ai giovani, ai minori, alle famiglie, agli immigrati. Un luogo sociale in cui le persone discutono dei loro problemi ma che trovano anche soluzioni attive per farli diminuire nel tempo. Uno spazio laboratorio che vuole essere anche un attrattore sociale per persone esterne alla comunità con l’organizzazione di eventi in grado di offrire cultura e tempo libero. Le azioni sociali individuate nel progetto riguardano in particolare interventi di riappropriazione dell’identità locale, di miglioramento dell’offerta formativa in favore dei giovani attraverso un percorso integrato in cui la scuola è direttamente coinvolta, di gestione di servizi in favore delle famiglie (family audit), di gestione di servizi per le diverse generazioni di individui per migliorare la loro qualità della vita (realizzazione di laboratori intergenerazionali), di gestione di servizi in favore degli immigrati e di gestione di spazi interculturali e di gestione di un incubatore di imprese giovanili innovative in grado di emarginare lo spopolamento locale. Gli interventi sociali individuati saranno sempre realizzati e gestiti con il coinvolgimento attivo delle associazioni di volontariato locale. L’amministrazione comunale ha sempre considerato tali interventi prioritari per la crescita della comunità locale. Può essere certamente anche un’occasione di sviluppo non solo materiale (economico) ma anche sociale e culturale (immateriale) che nel tempo potrà dare un capitale fondamentale per nuove relazioni sociali interne in grado di effettuare un cambiamento sostanziale, che è quello umano. Il comune ritiene importante poter offrire nel tempo servizi sociali per le tutte le fasce di età della popolazione locale in modo da attivare una condizione di benessere sociale generalizzato. Ciò potrà avvenire, se, oltre al progetto, vi è una collaborazione vera ed attiva fra la pubblica amministrazione ed il cittadino con una compartecipazione nelle azioni e nelle attività che favoriscano un bene comune condiviso.    

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