"Il dibattito che investe “Matera 2019” sulle possibili quanto indispensabili infrastrutture da realizzare, per togliere la città dallo storico isolamento dal resto del Paese, se si fa astrazione di taluni interventi di qualche bravo commentatore e di qualche professionista, sembra essere limitato alle dichiarazioni (poche in verità) di qualche esponente politico. Al di là di qualche buon proposito, poi, ci appaiono votate a ottenere il ‘minimo sindacale’". Così l'associazione politico-culturale materana Agire democratico.
"In questo senso è calibrato il recente intervento del vice sindaco di Matera, Giovanni Schiuma, che, in una intervista televisiva, propone come priorità la Matera-Gioia del Colle. Perché con soli 100 milioni di euro si otterrebbe il collegamento della Città dei Sassi al raccordo autostradale e ci aprirebbe verso la Valle D’Itria. E’ un’opzione che, in passato aveva una sua ragion d’essere, ma all’attualità non sembra così strategica, atteso che l’autostrada i materani e i Comuni della provincia della valle del Basento la possono raggiungere grazie al raddoppio della Matera-Bari, senza costi aggiuntivi, e con tutto il rispetto delle potenzialità storico, culturali e imprenditoriali della Valle d’Itria questa non rappresenta, al momento, una irrinunciabile occasione di scambio dei flussi turistici.
Diversamente, far passare in secondo piano la Strada Statale 7 Matera-Basentana, il cui raddoppio costerebbe 300 milioni di euro, è – a parere dell'associazione – una scelta difficile da comprendere e condividere. Quel collegamento consentirebbe a Matera di recuperare un suo ruolo direzionale e, comunque, di forte attrazione per il suo hinterland. Inoltre, si renderebbe rapido il congiungimento con la Valle del Basento per stimolare nuove iniziative imprenditoriali (con riferimento al nostro potenziale produttivo agro-alimentare), con la stazione di Ferrandina e, quindi, con l’asse ferroviario per raggiungere Napoli e, poi, con Roma (asse da potenziare facendo partire il pendolino diretto a Roma da Taranto) nonché con l’area sud del metapontino.
Ci chiediamo e lo chiediamo agli amministratori materani ma se non mettiamo ora in cantiere il potenziamento della Matera-Ferrandina quando la potremo realizzare?
E, d’altra parte non sarebbe opportuno convocare un nuovo consiglio comunale aperto per consentire alla città ma, anche, agli altri Enti locali interessati, alle categorie professionali, alle organizzazioni imprenditoriali agli ordini e collegi professionali, al mondo associativo di avanzare idee, proposte e programmi.
Confapi ha espresso, di recente, la propria pubblica posizione favorevole a migliorare il collegamento di Matera con la sua provincia oltre che con il resto della regione. Alcuni sindaci dei comuni viciniori alla Città dei Sassi (Miglionico, Pomarico, Ferrandina, Pisticci, Calciano, Garaguso, Grottole, Grassano, ma anche quelli del Metapontino) hanno richiesto una programmazione delle infrastrutture – evidenzia l'associazione – che avvicini il capoluogo di provincia ai suoi comuni e alle aree interne anche nell’ottica di frenare il processo di desertificazione che non risparmia le comunità dell’entroterra materano. Ma i più, verosimilmente, attendono che si istituisca, formalmente, un luogo del confronto che non potrà che risultare fondamentale e preliminare all’assunzione di decisioni importanti per la città di Matera".
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