Abitudini alimentari dei ragazzi, interviene Giuliano

Il Garante dell’infanzia e dell'adolescenza chiede “un diretto coinvolgimento delle famiglie, dei medici di base e delle associazioni per ottenere risposte adeguate e guardare a nuovi traguardi”

&ldquo;Promuovere una corretta alimentazione, nelle scuole e non solo, deve essere uno degli obiettivi da perseguire in Basilicata, intorno al quale dovr&agrave; concentrarsi l&rsquo;attenzione del mondo della scuola, delle famiglie, dei medici di base&nbsp; e dei pediatri. Questo, per grandi linee, l&rsquo;orientamento emerso al termine della riunione del tavolo tecnico sull&rsquo;alimentazione, promosso dal Garante per l&rsquo;infanzia e l&rsquo;adolescenza d&rsquo;intesa con Alad/Fan , Regione Basilicata e altre sigle interessate al problema.<br /><br />A darne notizia &egrave; lo stesso Garante Vincenzo Giuliano che aggiunge &ldquo;la discussione ha preso spunto dall&rsquo;esigenza di monitorare con sistematicit&agrave; le abitudini alimentari e gli stili di vita di bambini e adolescenti che per fortuna oggi, rispetto al passato, appaiono meno esposti al rischio obesit&agrave; o sovrappeso.&nbsp; Ci&ograve; ovviamente non deve fare abbassare la guardia, giacch&egrave; le conseguenze della cattiva alimentazione sono dietro l&rsquo;angolo&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Importante &ndash;sottolinea &ndash; dare continuit&agrave; al progetto ministeriale &lsquo;Guadagnare salute&rsquo;&nbsp; o quello&nbsp; dell&rsquo; Alad che, tra l&rsquo;altro, vede il coinvolgimento delle associazioni come l&rsquo;Avis, Amici del cuore, Idria, Adoc, Fare Ambiente e Aic.&nbsp; Il progetto di valutazione e monitoraggio per ora interessa i comuni del Medio Basento e i territori del Camastra e Dolomiti lucane. Ma in seguito dovr&agrave; essere esteso al resto della regione, se si vuol guadagnare un buon livello di sicurezza&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Argomento &ndash;dice Giuliano -&nbsp; ripreso dal presidente dei Pediatri lucani, Sergio Manieri, intervenuto nella discussione. Quanto alle prospettive che si aprono, questo progetto di ricerca intervento, in relazione ai temi e agli obiettivi esposti, prevede la messa a punto di un modello di lavoro che coinvolge i minori, le famiglie e le diverse agenzie educative del territorio regionale (la scuola, i servizi socio educativi, e altro ancora)&rdquo;.<br /><br />Per questo &ndash;prosegue &ndash; si deve tener conto delle linee guida regionali e del protocollo sottoscritto tra Regione Basilicata e ufficio scolastico regionale. L&rsquo;adesione dei due istituti comprensivi, Laurenzana e Albano, cos&igrave; come &egrave; stata evidenziata nel corso dei lavori, punta al coinvolgimento anche delle famiglie, dei pediatri, dei medici di base e delle associazioni. La distribuzione di un questionario predisposto dal Sian dell&rsquo;Asp di Potenza diventa il punto di partenza per guadagnare altri obiettivi e interagire meglio con i soggetti interessati. Per il resto &ndash; conclude Giuliano – si conferma il programma previsto cos&igrave; come approvato e finanziato dalla Regione Basilicata, che prender&agrave; il via a partire da febbraio 2016&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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