Psr 2007-2013, Napoli: rischio disimpegno altissimo

Il consigliere di Forza Italia: “Una visione nuova dell’agricoltura lucana con una progettualità di più ampio respiro che coinvolgendo tutti i segmenti del mondo agricolo imprima una svolta culturale finalizzata all’abbandono del sistema Basilicata”

&ldquo;Non ci sono solo i 18,3 milioni di euro di fondi del Programma di sviluppo rurale (Psr) 2007-2013 da restituire a Bruxelles, come gi&agrave; ufficializzato, ma il rischio disimpegno &egrave; di gran lunga superiore&rdquo;. Lo afferma il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Michele Napoli.<br /><br />Napoli&nbsp;riferisce che: &ldquo;Dal pi&ugrave; recente Report (Rete Rurale Nazionale su dati Agea) sullo stato di avanzamento della spesa effettivamente sostenuta, al 28 febbraio scorso, la Regione Basilicata con il 26,38 per cento detiene il &lsquo;primato&rsquo; tra tutte le Regioni italiane del rischio disimpegno automatico Feasr per complessivi 101 milioni 457 mila 981 euro e 60 centesimi. Una cifra &ndash; commenta Napoli &ndash; che dovrebbe semplicemente allarmare e, come sta accadendo per la rimodulazione del Fesr 2007-2013, di cui ci &egrave; stata consegnata una proposta, dovrebbe vedere il massimo impegno dell&rsquo;assessore Ottati e dei suoi uffici ad un piano di azioni urgenti sino al 31 dicembre prossimo. L&rsquo;accelerazione della spesa &egrave; tanto pi&ugrave; necessaria in quanto nel mese di febbraio la spesa effettiva &egrave; stata di poco superiore al milione di euro e, quindi, con questo ritmo la situazione si complica&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Per noi, prioritariamente &ndash; precisa il capogruppo di Fi &ndash; serve una visione nuova dell&rsquo;agricoltura lucana. Una visione che va declinata attraverso una progettualit&agrave; di pi&ugrave; ampio respiro, tale da coinvolgere tutti i segmenti del mondo agricolo, agro-alimentare, rurale, zootecnico, agrituristico e dei servizi all&rsquo;agricoltura al fine di imprimere quella svolta culturale utile per accantonare definitivamente il sistema Basilicata edificato nel corso di questi anni, nel quale le forze produttive si sono limitate a chiedere alla politica di stare all&#39;interno di percorsi garantiti piuttosto che migliori condizioni di contesto&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Gli agricoltori come tutti gli appartenenti agli altri settori dell&rsquo;imprenditoria, hanno bisogno principalmente di una Pubblica amministrazione efficiente e moderna, meno ridondante ed oppressiva, con un&rsquo;esigenza primaria: l&rsquo;accelerazione del pagamento degli aiuti comunitari. Per alcune misure del vecchio Psr, &egrave; il caso di ricordarlo oggi&nbsp; – sottolinea Napoli – che si sta scrivendo il nuovo, sono stati necessari sino a 1000 giorni per incassare materialmente il contributo relativo al progetto di lavori realizzati. Un tempo che pesa come un macigno sulle aziende agricole specie quelle a carattere familiare o individuale, tenuto conto che il credito agrario &egrave; congelato da troppo tempo. Di qui &ndash; continua il consigliere – la necessit&agrave; di vedere sdoganato lo sviluppo attraverso le semplificazioni legislative e regolamentari, con una attenzione particolare ai piccoli operatori economici di tutti i settori che rischiano di asfissiare non per la competitivit&agrave; ma per le troppe regole spesso confuse&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Il partenariato sulla nuova programmazione agricola comunitaria 2014-2020 &ndash; conclude Napoli – si costruisce prioritariamente attraverso il completamento della riforma della governance di settore che &egrave; solo iniziata, mentre la riforma dell&rsquo;Arbea presenta ritardi e ancora non poche lacune da colmare al pi&ugrave; presto&rdquo;.&nbsp;<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />

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