Lungometraggio su vini del Vulture, Rosa: meglio un workshop

Il capogruppo di Lb-Fdi parla di una iniziativa finanziata dalla Giunta con 400 mila euro per valorizzare il settore vitivinicolo e si chiede cosa facciano la Basilicata film commission e l’Apt

&ldquo;Sembra che la Regione Basilicata a guida di Pittella si stia trasformando sempre pi&ugrave; in un produttore cinematografico. Ma si sa, la politica del Pd &egrave; tutta apparenza&rdquo;. Lo sostiene il capogruppo di Lb-Fdi, Gianni Rosa che aggiunge: &ldquo;Oggi, alla modica cifra di 400 mila euro, la Regione intende realizzare un lungometraggio nella zona del Vulture per &lsquo;esaltare il valore intrinseco del rapporto tra prodotto e territorio di produzione&rsquo;. Ecco come la Regione Basilicata spreca le importanti quanto preziose risorse economiche, provenienti dagli accordi tra la Regione Basilicata e l&rsquo;Eni S.p.a del 1998 /99&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Con la determina n. 895 del 1 settembre 2015 &ndash; continua – il Dipartimento Programmazione e Finanze approva il progetto del Dipartimento Politiche agricole e forestali sulla &lsquo;promozione dei vini di qualit&agrave; della Regione Basilicata per il rilancio della competitivit&agrave; del sistema agroalimentare&rsquo;. Nella relazione che presenta il progetto e che riprende degli studi effettuati sulle produzioni cinematografiche da Riley e Van Doren nel lontano 1998, si legge: &lsquo;dall&rsquo;indagine condotta emerge che, &hellip;. nei 5 anni successivi all&rsquo;uscita della pellicola l&rsquo;incremento del flusso turistico &egrave; stato pi&ugrave; del 12% medio annuo&rsquo;. L&rsquo;indagine fa riferimento al cineturismo, cio&egrave; a veri e propri film, magari a produzioni internazionali, con cast di livello quantomeno nazionale, ed analizza l&rsquo;impatto delle pellicole sul turismo, non sulla competitivit&agrave; delle imprese, che dovrebbe essere la finalit&agrave; del progetto&rdquo;.<br /><br />&ldquo;&Egrave; ovvio che &ndash; dice Rosa – per la cifra prevista, il massimo che si potr&agrave; ottenere &egrave; un documentario, se si pensa ai 62 mila euro spesi soltanto per far comparire il logo regionale nel backstage del film &lsquo;Christ the Lord &ndash; Out of Egypt&rsquo;. E si badi che non si parla del film, ma di un filmato di 5 minuti. Cosa facciano la Basilicata film commission e l&rsquo;Apt, a questo punto, non sappiamo. La determina, inoltre, approva il progetto ma non definisce chi dovr&agrave; girare il documentario n&eacute; i criteri e le modalit&agrave; (ad esempio, bando pubblico) con cui sar&agrave; individuato il beneficiario&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Per il rilancio della competitivit&agrave; del settore agroalimentare, in particolare del settore vitivinivolo del Vulture &ndash; aggiunge -&nbsp; noi avremmo investito su workshop dedicati cui far partecipare buyers stranieri e i nostri produttori, in modo da creare un filo diretto tra domanda ed offerta. Ma tant&rsquo;&egrave;. Il settore vitivinicolo lucano, con le sue eccellenze, ha bisogno di altro. In modo particolare l&rsquo;aglianico del Vulture, una delle punte di diamante dell&rsquo;agroalimentare lucano, famoso in tutto il mondo, ha necessit&agrave; di raggiungere i grandi mercati internazionali, cosa che presuppone una programmazione di medio e lungo periodo&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ma forse &ndash; conclude Rosa – &egrave; proprio questo il problema, la Basilicata va avanti con azioni che non trovano collocazione in una visione complessiva di Regione. Si va avanti per spot. Pardon, per film&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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