Il consigliere regionale del M5s ricorda di essere intervenuto più volte sulla vicenda dell’inceneritore di San Nicola di Melfi ma “si sono perse le tracce delle azioni previste” dopo l’approvazione della sua mozione
“Numerosi sono stati in questi mesi gli interventi del Movimento 5 stelle rispetto alle vicende dell’inceneritore Fenice di San Nicola di Melfi. Interrogazioni, lettere, appelli, comunicati stampa”.<br /><br />Lo evidenzia il consigliere regionale del M5s Gianni Leggieri che ricorda “di aver presentato una mozione approvata nel corso della seduta consiliare del 19 maggio 2015 con la quale si impegnava la Giunta regionale ad intraprendere una serie di azioni concrete per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica”.<br /><br />“La mozione approvata in particolare – aggiunge – chiedeva l’istituzione di un tavolo della trasparenza, l’attivazione di un monitoraggio serio da parte dell’Arpab, la predisposizione di un piano per il biomonitoraggio dei cittadini residenti nell’area del Vulture. A distanza di oltre sei mesi dall’approvazione di questa mozione che cosa è accaduto? E’ una domanda che merita di essere posta per capire come funziona la politica lucana, per capire il grado di civiltà del nostro sistema politico, per comprendere quanto abbai senso parlare di democrazia in questa Regione”.<br /><br />“A dirla tutta –continua – è tutta la vicenda della mozione da me presentata ad essere singolare e significativa. Una mozione presentata nel mese di giugno del 2014 e mai calendarizzata. Una mozione che poi ho ritirato per riproporla, questa volta direttamente in Consiglio regionale, con carattere d’urgenza, a maggio del 2015. Una mozione messa ai voti il 5 maggio che però non viene approvata per mancanza del numero legale al momento del voto. Una mozione infine riproposta e, finalmente approvata, il 19 maggio 2015”.<br /><br />“Peccato – dice Leggieri – che da quel 19 maggio si perdono le tracce delle azioni e degli impegni che erano stati assunti. Peccato che da quel 19 maggio nulla è stato fatto per andare mettere in atto gli impegni assunti. Per questa ragione sono fortemente amareggiato e indignato. Purtroppo questo modo di trattare i cittadini lucani non riesco proprio a tollerarlo. Si gioca con la salute della gente. Si ingannano le persone. Si usano le istituzioni”.<br /><br />“In questa Regione – conclude – la democrazia è morta se persino un voto del Consiglio regionale può essere ignorato e calpestato in questa maniera senza che nessuno dica o faccia nulla. Non posso non constatare come quando vengono toccati determinati interessi la Giunta ed il Consiglio regionale sono pronti ad intervenire con estrema velocita. Basti pensare al Salva Luccioni. Quando invece si tratta si tutelare la salute dei cittadini, la Regione si blocca”.<br /><br />L.C.