Iniziata ieri la discussione sulla mozione proposta da Galante (Ri) e sottoscritta da Napoli (Pdl-Fi), Pace e Romaniello (Gm), Polese, Robortella e Miranda Castelgrande Pd), Perrino (M5s) e Mollica (Udc) per scongiurare ogni ipotesi di soppressione
Una riunione “aperta” della prima Commissione permanente del Consiglio regionale, per raccogliere i contributi dei vertici del sistema giudiziario e istituzionale regionale e definire una strategia comune per scongiurare ogni ipotesi di soppressione della Corte d’Appello di Potenza. Si svolgerà venerdì 16 ottobre su unanime decisione dei componenti dell’organismo presieduto da Vito Santarsiero (Pd), che ieri pomeriggio ha avviato la discussione della mozione proposta sull’argomento da Galante (Ri) e sottoscritta da Napoli (Pdl-Fi), Pace e Romaniello (Gm), Polese, Robortella e Miranda Castelgrande Pd), Perrino (M5s) e Mollica (Udc).<br /><br />Al termine della riunione il presidente Santarsiero ha riferito che verranno invitati a partecipare i parlamentari lucani, i prefetti di Potenza e Matera, il presidente della Corte d’Appello ed i vertici dei tribunali di Potenza, Matera e Lagonegro oltre agli ordini professionali.<br /><br />“La posizione unitaria emersa in Commissione –ha detto Vito Santarsiero – e l’incontro programmato per il prossimo 16 ottobre, rappresentano un elemento molto significativo in una vicenda dalla quale dipende il futuro della stessa Regione e che deve vedere tutti i livelli istituzionali e associativi impegnati in una comune battaglia”.<br /><br />La riunione di ieri è stata aperta da una breve introduzione di Galante, il quale ha ricordato che presso il ministero della Giustizia è stata riattivata la task force che aveva già operato la rivisitazione della geografia giudiziaria dei tribunali e dei giudici di pace, ed ora si sta occupando delle Corti d'appello. In base ai parametri legati alla popolazione, è ipotizzabile – ha aggiunto – che la Corte d’Appello di Potenza sarà una delle prime ad essere messa in discussione, il che farebbe venir meno una delle strutture che sono il minimo comune denominatore delle Regioni. La conseguenza è che Matera rientrerebbe nella Corte d’Appello di Bari mentre Potenza sarebbe divisa fra Cosenza e Salerno. Tutto ciò – ha concluso Galante – manifesta una volontà che conduce verso lo smembramento della Regione.<br /><br />Nel breve dibattito che è seguito sono intervenuti Napoli, che ha chiesto di irrobustire il testo della mozione in base ai suggerimenti degli ordini professionali, del presidente della corte d'Appello, dei procuratori generali, dei presidenti dei tribunali e dei prefetti, perché aggiungano elementi ed argomentazioni che possano essere offerti alla commissione ministeriale, mentre Rosa ha chiesto di approfondire i contenuti delle linee guida della Commissione europea per la giustizia civile, che sono oggetto di una interrogazione parlamentare già presentata e Cifarelli ha proposto che la discussione con il mondo giudiziario avvenga in una seduta pubblica.<br /><br />Alla riunione, oltre al presidente Vito Santarsiero, hanno partecipato i consiglieri Cifarelli, Robortella e Spada (Pd), Bradascio (Pp), Galante (Ri), Pietrantuono (Psi), Mollica (Udc), Romaniello (Gm), Rosa (Lb-Fdi), Napoli (Pdl-Fi) e Perrino (M5s).<br />