Premio Ester Scardaccione 2014, talento e impegno in rosa

A ricevere il premio Silvana Arbia, Liliana Dell’Osso e le “Marie del Sulcis”, eccellenze femminili distintesi per le loro attività con ricadute sociali significative. Riconoscimento alla memoria di Lella Romagno

Donne eccellenti in diversi ambiti dove Ie potenzialit&agrave; femminili lasciano il segno: dalla giurisprudenza alla psichiatria e pedagogia fino alla lotta sociale. Per la quinta edizione il Premio internazionale &quot;Ester Scardaccione&quot;, istituito dal Consiglio regionale nel 2006 e curato dalla Commissione regionale pari opportunit&agrave; (Crpo), &egrave; stato assegnato durante una cerimonia pubblica svoltasi lo scorso 19 dicembre 2014 a tre donne lucane e ad un gruppo di donne non originarie della Basilicata, che si sono distinte nella societ&agrave; per il ruolo civile, culturale e professionale rivestito e per l&#39;impegno profuso a favore della condizione femminile, delle pari opportunit&agrave; e della non discriminazione.<br /><br />Vincitrici del premio ex aequo, per la categoria &quot;donne nate in Basilicata e operanti fuori dai confini regionali&quot;, il magistrato Silvana Arbia, cancelliere della Corte penale internazionale dell&rsquo;Aja, per il suo operato nel contrastare i crimini di guerra e il medico Liliana Dell&#39;Osso, direttrice dell&#39;Unit&agrave; di Psichiatria dell&#39;Ospedale di Pisa, per il costante impegno a favore del riconoscimento della parit&agrave; di genere.<br /><br />La senisese Arbia gi&agrave; alla Corte d&rsquo;Appello a Milano, poi ad Arusha (Tanzania) col Tribunale penale internazionale per i crimini commessi in Ruanda, dove per nove anni &egrave; stata&nbsp; chief of prosecutions nella Procura generale raccogliendo prove, istruendo processi e rischiando la vita. E proprio in Africa ha preso parte a cause in cui erano imputati autori di crimini contro l&rsquo;umanit&agrave;, crimini di guerra, genocidio e aggressione. Vicende di orrore e morte descritti nel suo ultimo libro &ldquo;Mentre il mondo stava a guardare. Vittime, carnefici e crimini internazionali: le battaglie di una donna magistrato nel nome della giustizia&rdquo;, edito dalla Mondadori. La brillante giurista ha molti riconoscimenti al suo attivo: Premio &quot;Nicola Sole&quot;2010; &quot;Paul Harris&quot; (da Rotary Catania); Premio &quot;Carlo Levi&quot; &quot;2012; Premio Donne Zonta 2012; Paul Harris (da Rotary Basilicata), 2012; Peace Prize, da Soroptimist International of Europe 2013.<br /><br />Nel settore psichiatrico si &egrave; invece distinta la bernaldese Dell&rsquo;Osso. Dopo la laurea con lode e dignit&agrave; di stampa In Medicina e Chirurgia e la specializzazione in Psichiatria, &egrave; iniziata la sua eccellente carriera. Da ricercatrice a docente associato e poi ordinario fino alla direzione, dal 2001 al 2010, della Unit&agrave; Operativa 2 di Psichiatria dell&rsquo; Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana e subito dopo della Unit&agrave; Operativa 1 di Psichiatria della stessa struttura e coordinatore del Comitato ordinatore della Scuola di specializzazione in Psichiatria dell&rsquo;ateneo di Pisa. Di particolare rilievo il suo contributo allo &ldquo;Spectrum Project&rdquo;, un progetto di collaborazione internazionale, e pi&ugrave; recentemente agli studi sul Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD). E&rsquo; autrice / co-autrice di oltre 400 pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali e internazionali. Tra queste la pubblicazione degli Atti del Convegno &quot;Da Esculapio a Igea. La dimensione di genere della salute&quot; che evidenzia l&rsquo;importanza del &quot;genere&quot; tra i determinanti di salute. Una categoria analitica che dovrebbe essere maggiormente presente sia nella produzione dei dati statistici sia nell&#39;interpretazione dei risultati delle ricerche, al fine di non perdere elementi significativi per la diagnosi sociale e sanitaria.<br /><br />Novit&agrave; dell&#39;edizione 2014, che ha visto 12 candidate prestigiose contendersi l&#39;onorificenza, la scelta di premiare anche una donna lucana operante in regione ma scomparsa nell&#39;ottobre 2013, Lella Romagno, educatrice impegnata in battaglie al fianco dei pi&ugrave; poveri, di oppressi, malati mentali e migranti. Un&#39;altra innovazione ha, poi, riguardato il premio speciale della giuria che &egrave; andato alle &quot;Marie del Sulcis&quot;, trentasette donne dai ventotto ai sessant&rsquo;anni, dipendenti dell&#39; &quot;lgea&quot;, Consorzio per la riqualificazione delle aree minerarie sarde in liquidazione che, come sottolineato da una lavoratrice collegata in videoconferenza, &ldquo;avrebbe dovuto salvare e rilanciare straordinarie aree di archeologia industriale e, invece, ha rischiato per una serie di problematiche di fermarsi per sempre&rdquo;. Le &ldquo;Marie&rdquo; si sono barricate per mesi nelle miniere di zinco in segno di protesta per rivendicare i propri diritti e il posto di lavoro. &ldquo;E&#39; stata la prima volta &ndash; ha sottolineato la presidente della Commissione regionale pari opportunit&agrave;, Angela Blasi – che il Premio &egrave; uscito fuori dai confini regionali, manifestando, per questa edizione, solidariet&agrave; ad un&#39;associazione di &lsquo;guerrigliere senza armi&rsquo;, non lucane e non operanti in Basilicata&rdquo;.<br /><br />Il Premio, dedicato a Ester Scardaccione, avvocato e primo presidente della Commissione Pari opportunit&agrave;, dal 1995 al 1997, anno della sua morte, si propone di valorizzare il ruolo della donna nella collettivit&agrave;, di promuovere politiche atte a difenderne i diritti fondamentali sensibilizzando la comunit&agrave; locale. Per individuare le eccellenze in rosa, come per le passate edizioni, sono stati coinvolti enti, organizzazioni, associazioni, fondazioni, club che hanno presentato proposte di candidatura e, per l&#39;assegnazione del premio suddiviso in due sezioni (donna operante in Basilicata e donna nata e/o originaria della Basilicata o ivi residente ma operante fuori dai confini regionali), a cui si aggiunge il premio speciale della giuria, sono stati utilizzati tra l&#39;altro quali criteri centrali per la valutazione, la capacit&agrave; di essere utili agli altri, di contribuire concretamente alla risoluzione di problematiche spesso trascurate, di rappresentare in modo creativo l&#39;impegno personale.<br /><br />Tratto distintivo di questo riconoscimento &egrave; dunque il legame tra l&#39;azione individuale e la ricaduta sociale. Un legame che, pur tenendo in giusta considerazione talento e impegno individuale, costituisce la verifica del valore della propria attivit&agrave;. Tutto ci&ograve; ben raccoglie l&#39;eredit&agrave; di Ester Scardaccione, che &ldquo;con passione, tenacia e sensibilit&agrave; – come sottolineato dal giornalista Rai, Rino Cardone, nella cerimonia di premiazione – ha sposato anche le cause pi&ugrave; difficili con le donne e per le donne&rdquo;. Ha dedicato parte della sua vita, molto di s&eacute; e la sua attivit&agrave; alla difesa dei &quot;pi&ugrave; deboli&quot;, come amava definirli, e sua figlia Cristiana Coviello, presente alla manifestazione, ha ricordato, delineando uno spazio d&igrave; speranza e al contempo di amarezza rispetto alla societ&agrave; contemporanea, l&#39;arrivo di Ester a Potenza negli anni &#39;80, la nascita dell&rsquo; Udi, di Telefono donna e la &quot;Carta di Basilicata&quot; del 1997, che avevano aperto un dialogo, poi sospeso, sulla parit&agrave; di genere e sui diritti delle donne. Firmatarie della Carta erano tutte le donne elette nella pubblica amministrazione che chiedevano ai parlamentari lucani e ai rappresentanti istituzionali regionali di prodigarsi per sostenere il riequilibrio della parit&agrave; tra i sessi, lo sviluppo dell&#39;imprenditoria femminile, il reinserimento nel mondo del lavoro, l&#39;incremento del numero di donne nelle cariche politiche, l&#39;istituzione di un assessorato regionale delle Pari Opportunit&agrave; e la creazione d&igrave; case rifugio per le donne vittime di violenza. &quot;Tante le misure da attuare e il nostro Paese – ha precisato Cristiana Coviello &ndash; purtroppo, non &egrave; pronto ad accogliere le donne, ad ascoltare la loro rabbia, il loro silenzio e soprattutto non &egrave; pronto a raccogliere lo sguardo delle donne nelle stanze di potere. Se c&#39;&egrave; una cosa che sento necessaria – ha concluso – &egrave; proprio la rappresentanza delle donne nelle stanze dei bottoni. Lo sguardo delle donne sicuramente dove esiste porta cambiamento e porta ricchezza culturale&quot;.<br /><br />Una battaglia, quella per la difesa dei diritti e del ruolo della donna, sempre necessaria e le candidate al Premio, come ribadito dalla presidente del Crpo, Angela Blasi, testimoniano la forte motivazione femminile a individuare soluzioni, creare prospettive e diffondere un clima di pace e solidariet&agrave;. Dal canto suo, la Regione Basilicata, con il supporto della Commissione regionale pari opportunit&agrave;, si sta attivando per modificare due leggi regionali relative a un fondo di solidariet&agrave; a favore di donne e minori vittime di violenza e per istituire un Osservatorio regionale sulla violenza di genere e sui minori&quot;.<br /><br />Blasi ha precisato che &quot;le vincitrice del Premio hanno contribuito attivamente al riconoscimento del ruolo delle donne avendo a cuore il futuro delle nuove generazioni&quot;. Dalla lettura dei profili delle eccellenze in rosa e dall&#39;illustrazione delle motivazioni, fatta dalla rettrice dell&#39;ateneo lucano, Aurelia Sole, &egrave; emersa la grinta e il valore del mondo femminile lucano. Valore che la rettrice ha anche riconosciuto al lavoro della Commissione per le pari opportunit&agrave; e al Premio, segno tangibile della grande attenzione nei confronti di una cos&igrave; rilevante tematica sociale.<br /><br />&ldquo;Questo premio ci permette di accendere periodicamente una luce sulle donne che hanno lasciato un segno con la loro attivit&agrave; nei diversi ambiti in cui operano. Ma quest&rsquo;anno coincide con la rinnovata attenzione che il Consiglio regionale presta alla questione del contrasto alla violenza di genere e sui minori&rdquo;, ha detto il presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza, annunciando l&rsquo;imminente discussione di una proposta di legge (poi approvata dal Consiglio regionale il 22 dicembre 2014) che modifica due normative precedenti del 1999 e del 2007 sulla disciplina regionale sugli strumenti di contrasto alla violenza di genere e di sostegno alle vittime e sull&rsquo;istituzione dell&rsquo;Osservatorio regionale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;E&rsquo; un atto concreto &ndash; ha aggiunto il presidente &ndash;&nbsp; che anticipa l&rsquo;approvazione del nuovo Statuto e della nuova legge elettorale, dove dovremo cercare di declinare il principio di parit&agrave; ed assicurare conseguentemente la rappresentanza di genere in un organismo democratico (attualmente, non va dimenticato, privo di donne) fatto di soli venti consiglieri&rdquo;.<br /><br />Tutte le premiate hanno ricevuto una scultura di pregio realizzata dall&#39;artista Tina De Stefano e una pergamena di attestazione. (L. A.)<br /><br /><br />Fonti:<br />- Interviste e opinioni raccolte il 19 dicembre 2014<br />- &ldquo;Mentre il mondo stava a guardare. Vittime, carnefici e crimini internazionali: le battaglie di una donna magistrato nel nome della giustizia&rdquo;, Silvan Arbia, Mondadori, 2011<br />- Da Esculapio a Igea. Un approccio di genere alla salute. Atti del Convegno, Rita Biancheri – Liliana Dell&rsquo;Osso, Plus-Universit&agrave; di Pisa, 2007<br />- <a href="http://www.dirittiglobali.it">www.dirittiglobali.it</a><br />- Legge regionale n. 9/1999 – Istituzione di un fondo di solidariet&agrave; a favore di donne e minori vittime di reati di violenza sessuale<br />&nbsp;-Legge regionale n. 26/2007 -&nbsp; Istituzione Osservatorio regionale sulla violenza di genere e sui minori<br />&nbsp;-Legge regionale n. 3/2015 – Modifiche alla L.R. n. 9/1999 – &quot;Istituzione di un fondo di solidariet&agrave; a favore di donne e minori vittime di reati di violenza sessuale&quot; e alla L.R. n. 26/2007 &quot;Istituzione Osservatorio regionale sulla violenza di genere e sui minori&quot;<br />- <a href="http://www.telefonodonnapotenza.it">http://www.telefonodonnapotenza.it</a>

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