Agricoltura, Rosa: le proposte di Fdi-An

Il consigliere chiede che “la Regione approcci alle problematiche, in modo nuovo e moderno, confacente alle esigenze del comparto”

&ldquo;Ieri in occasione della &ldquo;Festa della Transumanza&rdquo; a San martino d&rsquo;Agri, da anni voluta dall&rsquo;associazione &lsquo;i Briganti&rsquo;, cui va il nostro plauso per la passione e la forza che mettono ogni giorno nel loro lavoro, abbiamo avuto modo di evidenziare al neo assessore all&rsquo;agricoltura, Braia, le nostre idee sul mondo agricolo lucano, chiedendo che la Regione approcci alle problematiche, in modo nuovo e moderno, confacente alle esigenze del comparto&rdquo;. Lo rende noto il consigliere regionale Gianni Rosa (Lb-Fdi)<br /><br />&ldquo;Abbiamo stigmatizzato la richiesta della manifestazione di interesse per la misura del Primo Insediamento in Agricoltura promossa dalla Regione &ndash; precisa Rosa -. Una misura vecchia che non ha portato a nulla. Evidentemente 15 anni circa di applicazione non sono stati considerati dai &lsquo;Potenti&rsquo; lucani un tempo sufficientemente ampio per comprenderne la portata. 15 anni di soldi elargiti ai giovani agricoltori non sono serviti ad ottenere quello che l&rsquo; Unione Europea ci aveva chiesto ed imposto ovvero il ricambio generazionale alla guida delle imprese agricole di Basilicata. Per noi, dare un futuro all&rsquo;agricoltura significa garantire un futuro ai giovani. Per perseguire una efficace politica di sviluppo dell&rsquo;impresa occorre mettere in piedi una serie di strumenti che permettano competitivit&agrave; e redditivit&agrave; delle giovani imprese, anche stabilendo deroghe specifiche per i giovani agricoltori, in materia di aiuti di Stato&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Queste&nbsp; – spiega Rosa – le proposte di Fratelli d&rsquo;Italia Alleanza Nazionale Basilicata per il comparto: incremento&nbsp; delle dinamiche degli affitti dei terreni: la superficie aziendale media lucana &egrave; troppo bassa; investimenti in ricerca e in innovazioni tecniche e strutturali nel comparto agricolo attraverso bandi che dovranno dare priorit&agrave; ai giovani, con percentuali maggiori di aiuto; agevolazioni fiscali specifiche (crediti di imposta, detraibilit&agrave; spese per ristrutturazioni-miglioramenti ed acquisto dei mezzi tecnici) e agevolazioni contributive (percentuali inferiori all&rsquo;atto dell&rsquo;insediamento); difesa incisiva delle produzioni lucane: le produzioni estere devono sottostare alle medesime regole di sicurezza alimentare (controlli fitosanitari pi&ugrave; consistenti) e standard minimi di rispetto delle politiche del lavoro (lavoro minorile, sicurezza); adeguate campagne pubblicitarie a sostegno delle caratteristiche uniche delle produzioni regionali; accesso al credito facilitato e garanzie ad hoc per i giovani. Il premio di primo insediamento deve essere concesso prioritariamente in conto interesse; potenziamento delle infrastrutture (corridoi europei, vie del mare, rete internet); polizze assicurative sul prodotto multirischio; snellimento della burocrazia e tempi certi (un solo progetto d&rsquo;impresa per accedere a pi&ugrave; misure, con unica istruttoria, dello Sviluppo Rurale; costo del lavoro. Il peso del costo della manodopera costringe le aziende a tagli nelle assunzioni, con conseguenti riduzioni di attivit&agrave;. E&rsquo; necessario sburocratizzare e riformare la previdenza in agricoltura&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Certamente aver cambiato quattro assessori all&rsquo;agricoltura negli ultimi quattro anni &ndash; conclude Rosa – non ha aiutato il comparto. Speriamo che Braia faccia proprie queste proposte e che agisca con lungimiranza rispetto al passato&rdquo;.<br /><br />

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