Potenza (Pu) su Consorzi di Bonifica lucani

"Un atto che snatura lo stesso spirito dei Consorzi, trasformandoli in un mero organo della Regione e non in uno strumento di democrazia, quali sarebbero dovuti essere". Questo il giudizio che il coordinatore regionale dei Popolari Uniti, Antonio Potenza, dà dell’ultima decisione della giunta regionale. Ossia, la nomina di un commissario unico che gestisca i tre Consorzi di bonifica lucani.
“La mia critica – tiene a specificare innanzitutto Potenza – non ha nulla a che vedere con Nino Falotico, persona stimata e amabile, nella maniera più assoluta. E’ una questione di principio. E anche una questione generale sulla strategia che la Regione ha per i suoi enti.
I Consorzi sono un’associazione di cittadini. Un simbolo di libertà. I cittadini si mettono insieme, analizzano i problemi che si trovano ad affrontare, cercano di elaborare dei progetti coerenti e li candidano al finanziamento delle istituzioni".
“E spesso – aggiunge Potenza – questi progetti rivestono anche carattere di interesse pubblico. Prendiamo ad esempio le questioni che riguardano la tenuta idrogeologica dei territori o il rischio allagamenti. Cercare soluzioni rappresenta ovviamente una convenienza per gli agricoltori toccati dalle questioni, ma il vantaggio è per l’intera collettività.
E’ demandata alla volontà del singolo Consorzio e dei suoi organi la decisione di quale programma darsi.
La decisione di accorpare di fatto i Consorzi – secondo il coordinatore Pu – svuota invece la funzione di questi soggetti e impone una gestione pilotata, dall’alto, centralistica. Forse che questa nuova amministrazione – ironizza Potenza – vuole caratterizzarsi per il ritorno al socialismo reale?.
La Regione Basilicata, se vuole invece smarcarsi dalla politica incongrua portata avanti finora sui Consorzi di bonifica (ma anche su altri enti, ad esempio il Consorzio Asi e quelli cui spetta la gestione dell’acqua), deve invece intervenire approvando leggi che riguardano la colletività e che i progetti dei Consorzi potrebbero intercettare.
“Chiediamo di non ripetere gli errori del passato – spiega Potenza – Basti pensare al Metapontino e al fatto che ci siano invasi pieni e terreni agricoli a secco, che non si riesce a irrigare.
La gestione dei Consorzi di bonifica – conclude –  non venga associata a Tizio o a Caio, ma ritorni a essere uno strumento di democrazia. La Regione Basilicata, che finora è intervenuta fin troppo e a sproposito, non tradisca lo spirito originario dei Consorzi”.

BAS 05

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