Rosa: nel Collegato “la proroga della proroga della proroga”

Il consigliere regionale di Lb-Fdi critica un articolo della legge approvata ieri sera dal Consiglio regionale che riguarda i termini per il completamento degli investimenti alberghieri effettuati con una legge del 1986

&ldquo;Esiste la proroga. Esiste la proroga della proroga. Ma la proroga della proroga della proroga che gi&agrave; prorogava qualcosa di prorogato solo la rivoluzione pittelliana poteva partorirla. Un articolo del Collegato alla legge di Bilancio 2014-2016, l&rsquo;art. 10 comma 1, prevede la proroga di un termine, contenuto in una legge del 2010, al 31.12.2014. L&rsquo;approfondimento di un uomo diligente medio (figuriamoci quello che dovrebbe fare un amministratore della cosa pubblica) &egrave; quello di andare a vedere quel termine prorogato a cosa si riferisce. Cercando la legge del 2010 si scopre che l&rsquo;articolo prorogato non &egrave; altro che la proroga di un altro termine, contenuto in una legge del 2009&hellip; Di legge in legge, di proroga in proroga salta fuori che il termine prorogato fa riferimento alla Legge regionale 19 gennaio 2005, n. 1 &ldquo;Snellimento procedure istanze finanziate dalle LL.RR. 12 agosto 1986 n. 16 e 25 gennaio 1993 n. 5&rdquo;. E&rsquo; quanto afferma il consigliere regionale Gianni Rosa (Lb-Fdi).<br /><br />&ldquo;Ricapitolando, quindi &ndash; afferma l&rsquo;esponente di Fratelli d&rsquo;Italia -, ci sono delle opere, finanziate con leggi del 1986 e del 1993, che nel 2005 hanno bisogno di uno snellimento del procedimento. Snellimento che consiste nel prorogare altri termini. Va bene. Una proroga non si nega a nessuno. Una. Ma due, tre, quattro, cinque &hellip; sono un po&rsquo; esagerate. Evidentemente non la pensa cos&igrave; il presidente Pittella, che riesce ad infilarne un&rsquo;altra. Ma a chi giova? Ci chiediamo, cio&egrave;, chi ha partecipato ad un bando per il finanziamento di investimenti nel settore della industria alberghiera e degli impianti ad essa complementari nel lontano 1986 e nel 2005 che interesse ha al finanziamento di progetti oramai vetusti? Questa domanda ha una risposta ben precisa. Chi ha partecipato a quei bandi l&rsquo;interesse alla proroga ce l&rsquo;ha. Eccome. E l&rsquo;interesse &egrave; quello di non dover restituire i fondi gi&agrave; ottenuti! Il comma 6 dell&rsquo;art. 6 della legge del 2005 di cui sopra, infatti,&nbsp; prevede in caso di inottemperanza la restituzione delle somme erogate nonch&eacute; degli interessi legali nel frattempo maturati. Ci si domanda, allora, si possono chiedere soldi in dietro sotto elezioni a coloro i quali hanno ottenuto finanziamenti regionali per implementare la propria attivit&agrave; e, invece, li ha utilizzati magari per altre finalit&agrave;? Sacrilegio! Magari il voto, ma soldi indietro mai!&rdquo;.<br /><br />A parere di Rosa &ldquo;continuano i &lsquo;favori&rsquo;. Il Collegato ne &egrave; pieno. Negli articoli seguenti – 11, 12, 13, 14, 15 &ndash; abbondano le proroghe, le deroghe, le sanatorie che modificano i requisiti per l&rsquo;accesso di bandi regionali gi&agrave; chiusi. In barba ai principi di buon andamento, che vorrebbe la definizione dei procedimenti in &lsquo;tempi europei&rsquo;, di imparzialit&agrave;, di giustizia ed equit&agrave; sostanziale nei confronti di tutti quegli imprenditori che hanno sempre agito nel rispetto delle regole e che di tutti questi &lsquo;favori&rsquo; non ne avrebbero bisogno&rdquo;.

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