Inizierà il 27 ottobre (ore 19.00) al Centro di Educazione Ambientale (ex casa Cantoniera Oasi Faggeto), e fino al 31, l’ottava edizione di Moliterno Agri in Corto, piccola vetrina sul cinema. Promosso dalla Regione Basilicata e curato dal giornalista e critico cinematografico Mimmo Mastrangelo, il contenitore in passato ha rappresentato uno spazio privilegiato per le ultime produzioni italiane nel campo del cortometraggio, invece quest’edizione si presenta quasi come una sorta di ricognizione del cinema-breve prodotto negli ultimi dieci anni nel nostro Paese con l’aggiunta di un particolare omaggio a Norman Mclaren, grande maestro (scozzese poi naturalizzatosi in Canadà) del cinema d’animazione fatto con persone vere. “Non solo uno schermo particolare – scrive in brochure il presidenza della Giunta della Regione Basilicata – ma una manifestazione di intenti, non un semplice scorrimento di sequenze ma un laboratorio di proposte questo vuole essere Moliterno Agri in Corto anche per l’edizione 2014”. Le opere in programma in serata sono Chernobyl di Titti Conte, Caffè capo di Andrea Zaccariello, Rosso fango di Paolo Ameli, Piccole cose di valore non quantificabili di Luca Miniero e Paolo Genovese. Infine, Il mondo di Papà Beat un lavoro tutto lucano realizzato da Vincenzo Galante su Antonio Di Spagna, alias “Papà Beat” che metà degli anni sessanta del secolo scorso fu tra i cofondatori a Milano del movimento beat dei cosiddetti capelloni. Una video-testimonianza in cui Papà Beat, originale di Sarconi (dove da molti anni è ritornato a vivere) racconta la nascita di quel movimento, che anticipò la protesta del 68’ e che si caratterizzò per la contestazione intesa come azione non violenta di massa per l’affermazione dei diritti e per la salvaguardia dell’ambiente.
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