La Lucana Film Commission è presente da oggi al Festival Internazionale del Film di Roma fino al prossimo 25 ottobre.
Con Biagio di Pasquale Scimeca, in concorso nella categoria Cinema d'Oggi, e con Tre Tocchi di Marco Risi, nella sezione Gala, la Basilicata si presenta – rende noto la stessa Lfc – al grande pubblico romano del cinema d'autore. Sia "Biagio" che "Tre Tocchi", sono infatti film girati in parte nei territori lucani e che hanno visto una forte collaborazioni tra le produzioni e la fondazione cinematografica lucana.
Per quanto riguarda il primo film Biagio Conte nasce a Palermo nel 1963 in una famiglia benestante. Quando Biagio ha vent’anni, Palermo è una città infernale. Le ingiustizie a cui assiste ogni giorno, il vuoto esistenziale, l’assenza di moralità, la mancanza di un qualsiasi rapporto con la natura, fanno precipitare Biagio in una crisi di coscienza sempre più acuta. Si chiude in se stesso, in preda a una forma estrema di malessere di cui non riesce ad afferrare il senso: Dio è lontano e la vita gli sembra futile. Ma l’istinto della sopravvivenza alla fine ha il sopravvento. Abbandona tutto e tutti, dà via tutto ciò che possiede, e con i soli abiti che indossa, si lascia la città alle spalle e si rifugia nella natura. Per più di un anno vaga per i boschi e per le montagne della Sicilia vivendo da eremita, cibandosi di bacche e erbe e della carità della rara gente che incontra. Poi, un giorno, conosce un pastore che gli affida il suo gregge e gli regala un cane, e così ritrova la libertà: la libertà dai bisogni materiali. Impara che si può vivere con niente, che la vera essenza della vita non è possedere ricchezze, non è accumulare e consumare beni, ma è vivere e gioire dei doni che la natura offre alle sue creature.
Nel film “Tre tocchi” di Marco Risi si intrecciano sei storie. Storie di attori, o meglio, storie di uomini, con tutte le loro passioni e frustrazioni, gioie e delusioni, successi e fallimenti. Vite profondamente diverse ma accomunate da due grandi passioni: il calcio e il lavoro. Ed è tra un allenamento e un provino che le loro vite continuamente si sfiorano e si incrociano, ci svelano la loro misera esistenza, fatta ogni tanto anche di successi e momenti di gloria, ma sicuramente mai di vera, assoluta, felicità.