Le parole dell’a.d. Fiat Marchionne “In Italia investire è impossibile”; “dobbiamo poter governare le fabbriche” non aggiungono nulla di nuovo alla nostra tesi. E’ quanto dichiara in una nota il segretario regionale della Uilm Vincenzo Tortorelli . “Nel Paese, dal punto di vista economico si fanno atti masochistici in luogo pubblico, nel senso che ci sono azioni volte a realizzare obiettivi di crescita e reazioni di natura completamente opposta. Insomma, non si fa sistema e questo stato di cose spaventa gli investitori nazionali che chiudono, o vanno all’estero, e quelli internazionali che ci guardano con diffidenza e si rivolgono altrove. Sono sempre più convinto da sindacalista dell’importanza di intese basate, invece, sull’autonomia negoziale delle parti. Il problema è che tali accordi devono essere rispettati ed esigibili, mentre da più di un decennio la Fiom non sottoscrive intese, perché vuole avere le mani libere, essere di lotta e di governo insieme. Quello che la politica deve mettere in atto è la riaggregazione positiva delle energie benefiche presenti nel Paese, che devono essere ricomposte, trovare sintesi ed essere determinanti nella realizzazione di un sistema Paese, riconoscibile soprattutto, per quanto ci riguarda, in un coerente Piano di crescita, basato su un insieme di azioni sistematiche e non configgenti in materia industriale e, in particolare, nel settore manifatturiero”.
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