“La notizia in merito alla presentazione di un progetto da parte della Italcementi Spa di Matera volto all’incremento e all’utilizzo di rifiuti non pericolosi come combustibile fino a 60.000 tonnellate l’anno e per l’uso di Combustibili Solidi Secondari (Css) esclusi dal regime dei rifiuti, oltre a preoccuparci oltremodo ci interroga severamente sul futuro che immaginiamo per la nostra regione e per l’intero territorio lucano”. Lo affermano Maria Murante (coordinatrice regionale Sel), Antonio De Giacomo (responsabile Ambiente e Beni Comune Sel Basilicata) e Raffaele Cotugno (capogruppo Sel al comune di Matera).
“Qualora fosse data l’autorizzazione da parte del Dipartimento Ambiente della Regione, ci troveremmo di fronte al terzo inceneritore su suolo lucano, dopo Fenice e dopo il cementificio di Barile. Se a questo quadro aggiungiamo le estrazioni petrolifere e la megacentrale a biomassa del Mercure, capiamo lo scenario di vera e propria emergenza ambientale, in una regione le cui vocazioni naturali vanno in una direzione antitetica. Come SeL – continua la nota – riteniamo nefaste le scelte che negli anni hanno precluso qualsiasi sviluppo che partisse dalle esigenze di difesa delle risorse naturali presenti, nonché volte alla tutela della salute pubblica”.
bas 07