“La sentenza di oggi con cui la Consulta ristabilisce il diritto alla rappresentanza nei luoghi di lavoro restituisce, alle lavoratrici e ai lavoratori, dignità e libertà, sancendo anche il sacrosanto principio in base al quale le lavoratrici e i lavoratori hanno il diritto di scegliere in autonomia e democraticamente i propri rappresentanti sindacali”. A dichiararlo il senatore di Sel Giovanni Barozzino che sottolinea “La storica sentenza, nel dimostrare lo scarto enorme tra democrazia e mercificazione dei diritti, risarcisce solo in parte le lavoratrici e i lavoratori, la Fiom e quanto hanno dovuto subire tutti coloro che negli anni hanno manifestato il proprio dissenso non sottoscrivendo accordi e contratti… lavoratori spesso lasciati soli a difendere la democrazia, ignorando che se il principio applicato nei loro confronti fosse stato applicato alla politica, non avremmo in Parlamento alcuna opposizione. Ma oggi è un altro giorno. La sentenza chiarisce la illegittimità e la incostituzionalità di parte di quell’art. 19 dello Statuto dei Lavoratori cui si era richiamata la Fiat escludendo dalle fabbriche chi non era d’accordo. Si assuma la propria responsabilità il Parlamento, approvando in tempi stretti la legge sulla rappresentanza di cui, tra gli altri, sono firmatario. E si assuma le proprie responsabilità il Governo, convocando immediatamente un tavolo tra Fiat e parti sociali chiedendo all’azienda torinese garanzie sul futuro occupazionale del gruppo”.
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