Stima posti lavoro; le previsioni di Unioncamere per il 2013

Duemila posti di lavoro in meno in Basilicata nel 2013. E’ questa la stima che emerge dall’ultima rilevazione annuale del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro, che monitora le previsioni occupazionali delle imprese dell’industria e dei servizi. Le interviste ad oltre 94mila imprese oggetto dell’indagine sono state effettuate tra il 28 gennaio e il 23 maggio di quest’anno, e hanno messo in evidenza una sostanziale conferma: nonostante la crisi, in Italia, le imprese dell’industria e dei servizi con propensione ad assumere sono quelle orientate all’export e all’innovazione. La necessità di mantenere alto o di accrescere il proprio profilo competitivo spinge queste imprese a investire ulteriormente nella qualità delle risorse umane, assumendo, in quota relativa rispetto al totale, più laureati e diplomati e ricercando un maggior numero di profili professionali tecnici e operai specializzati.
Uno scenario che disegna ancora una volta un’Italia a due velocità, con il Mezzogiorno in netta difficoltà. Il 35% del saldo negativo atteso nel 2013 interesserà proprio il Sud, in cui il bilancio tra entrate e uscite di lavoratori dipendenti e non dipendenti previste dalle imprese sfiora le 88mila unità in meno. Meno consistenti i cali attesi nel Nord-Ovest (-57.400), nel Nord-Est (-52.200) e al Centro (-52.700).
A livello territoriale, è il Potentino a subire l’arretramento maggiore, con 2.620 entrate previste a fronte di 4.220 uscite, per un saldo di -1.610 unità lavorative (-3,1%). Matera e il territorio provinciale registrano invece un -400 che limita la percentuale passiva all’1,7%.
"I trend annuali di Excelsior, purtroppo, ci regalano conferme in negativo – spiega il presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte –, evidenziando la sofferenza di quegli ambiti (territoriali, di dimensione d’impresa e settoriali) più strettamente dipendenti dal mercato interno. E così, ad essere penalizzate sono soprattutto le imprese con meno di 10 dipendenti, l’edilizia, il commercio al dettaglio e il comparto turistico. In questo microcosmo c’è l’immagine della Basilicata che continua ad annaspare, in attesa che il carico burocratico e fiscale si alleggerisca e che vengano varate misure straordinarie. D’altro canto, però, appare sempre più urgente il ricorso all’aggregazione per non perdere ulteriormente quote di competitività. L’agenda politica dovrebbe mettere questo capitolo al primo posto in assoluto, per l’autunno; temo, tuttavia, che la preventivabile 'paralisi' in vista delle elezioni Regionali di novembre ci farà perdere ulteriore terreno".

bas 07

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