Il sindaco di Satriano su Patto di stabilità 2013

"Al Patto di stabilità da quest’anno sono assoggettati anche i comuni tra i 1001 e 5000 abitanti e l’esercizio finanziario che è appena iniziato si presenta, quindi, per i comuni, è pieno di dubbi, incertezze e molti forse”. È quanto si legge in un comunicato stampa a firma del sindaco di Satriano di Lucania, Michele Miglionico. “Non a caso la legge di stabilità 2013 – scrive il sindaco – ha rinviato al 30 giugno il termine per l’approvazione del prossimo bilancio di previsione ( che di previsione al quel punto ha ben poco). Il controllo delle inosservanze in materia di finanza locale assumerà nei piccoli comuni maggiore e gravosa rigidità. Detto ciò, è semplice comprendere le difficoltà dei pagamenti delle imprese soprattutto perché nei piccoli comuni la spesa corrente è strutturalmente molto rigida e assai meno lineare nel tempo rispetto alle grandi comunità”. A parere di Miglionico “questi nuovi obiettivi sono assolutamente insostenibili e l’estensione ai piccoli comuni causeranno un blocco totale dei piccoli comuni già deboli e provati dai risicati numeri”. “È da tempo che denuncio a mezzo stampa queste preoccupanti riflessioni. Le piccole amministrazioni avranno immense difficoltà a gestire i vari vincoli – scrive ancora il sindaco di Satriano di Lucania – sia dal punto di vista amministrativo che dal punto di vista contabile e finanziario con la prevedibile riduzione, se non dell’annullamento, degli investimenti ed il rischio di dover sospendere i pagamenti in conto capitale a discapito delle imprese che hanno avviato o già eseguito i lavori nei nostri comuni”. Secondo Miglionico “è per questo che è indispensabile lo sblocco almeno per la Basilicata dei Fondi dell’estrazione petrolifera e quelli provenienti dalla 219/81, come bene ha detto il presidente De Filippo”. “Per noi piccoli si presentano già grandi difficoltà di cassa, sempre più “povere” dopo i ripetuti tagli imposti dalle ultime manovre finanziarie – si legge nella nota- mentre si intravedono aggiuntivi sacrifici sempre a carico dei comuni pur sapendo che questi hanno contribuito maggiormente al contenimento della crescita delle spesa pubblica”. “Preso atto che la spesa corrente è assolutamente riducibile perché già ridotta al minimo a seguito dei tagli effettuati negli ultimi esercizi, per non incorrere a pesanti sanzioni e di essere chiamati a rispondere di danno erariale, tutti i sindaci, senza distinzione, ne di capacità ne di appartenenza politica – conclude il sindaco – si vedranno obbligati, con tristezza, ad aumentare le entrate correnti. Tutto ciò è dietro l’angolo, non possiamo più perdere nemmeno un giorno, è necessario attivarci ed attivare quanto è rimasto possibile perché immediatamente ciò venga evitato per il bene della società tutta”.

BAS11

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