“La Basilicata esige rispetto, attenzione e, soprattutto, merita di essere governata”
“La politica, specie in questa fase di profonda crisi di credibilità, non può essere affidata a suggestioni, alchimie, tentativi improvvisati o cartelli di uomini di buona volontà. L’alternativa ad un metodo di governo, quello del centrosinistra che in Regione dura da sempre è fatta, innanzitutto, di un programma realmente alternativo e credibile e, contemporaneamente, di esponenti in grado di rappresentarlo, interpretarlo e gestirlo”. E’ il pensiero del capogruppo Pdl in Consiglio regionale, Michele Napoli, per il quale “ogni ipotesi di dar vita ad un nuovo soggetto politico in nome dell’autonomia regionale, magari tentando di importare esperienze autonomiste che provengono da altre realtà regionali dove hanno decenni di vita, storia e radici profonde, non può che risultare fantasiosa e perciò improponibile. Proprio – sostiene – come strumentali esperimenti di imprenditori, esponenti del mondo della cultura e manager, i quali possono sicuramente dare il proprio contributo alla politica e al processo di cambiamento a patto che non si trasformino in cartello elettorale, senza un progetto chiaro e col solo obiettivo di raccattare voti e puntare su qualche poltrona assessorile”.<br /><br />“E’ ovvio – dice Napoli – che chi intende partecipare alla competizione elettorale di metà novembre deve metterci la faccia e chiedere i consensi anche perché il tempo dei tecnici esperti nei termini ai quali ci ha abituato il presidente De Filippo, primo fra tutti quello della cooptazione nella politica e nelle istituzioni, è definitivamente scaduto. L’esperienza fallimentare di manager-assessori che non ha dato nessuno dei risultati annunciati, al punto tale da non essere riusciti nemmeno a liberarci della cattiva burocrazia, non merita di essere riproposta”.<br /><br />“C’è un altro rischio – afferma il capogruppo Pdl – che richiede grande responsabilità: l’unità della nostra comunità regionale è in pericolo e per questo bisogna lavorare per superare provincialismi, campanilismi e localismi che possono compromettere seriamente la tenuta demografica e civile e, quindi, il futuro della regione. Penso all’annunciata lista espressione solo di Matera e del Materano e alle spinte per fare in proprio che vengono da alcuni sindaci della provincia di Potenza. Un rischio che può essere superato solo attraverso un programma che guardi a tutti i territori, nella loro specificità, intorno ad un’idea unica di sviluppo, di occupazione e di benessere sociale”.<br /><br />“Basta giochi per piacere. La Basilicata esige rispetto, attenzione e, soprattutto, merita di essere governata. Lo chiedono i suoi giovani, il mondo della produzione tutto, le famiglie, i tanti, troppi che si ritrovano dalla sera alla mattina senza un lavoro. Quel che occorre alla Basilicata – aggiunge il capogruppo – è un progetto politico chiaro ed in netta discontinuità col passato. Finalmente in grado di intervenire nel corpo vivo della inefficiente macchina pubblica per liberare correttamente le risorse. Un progetto – conclude – animato da saggezza, equilibrio, ma anche di freschezza e di entusiasmo. Che abbia l'economia reale quale fulcro centrale, mettendo a fuoco non interessi di parte ma l'interesse generale che coincide con l'avvio a soluzione della doppia emergenza del lavoro giovanile e del sistema produttivo lucano”.<br /><br />