“Attendiamo con fiducia i provvedimenti discussi nell’apposito incontro al Dipartimento Regionale all’Agricoltura, ma se non si dovesse porre urgente rimedio al tentativo di scaricare sugli allevatori le conseguenze di una normativa incoerente e confusa, come quella della Direttiva CEE sui Nitrati relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole, non esiteremo – annunciano il Presidente e il Vicepresidente della Copagri di Basilicata, Nicola Minichino e Nicola Manfredelli – a mettere in atto ogni forma di protesta verso le istituzioni e le autorità di controllo, per sottrarre il mondo agricolo dalla vera e propria vessazione cui è sottoposto in queste settimane, con sanzioni e denunce che non lasciano altra alternativa alla chiusura di un rilevante numero di aziende agricole della nostra regione”.
"La Copagri – prosegue la nota – respinge con fermezza, l’interpretazione restrittiva e fuorviante della normativa emanata dall’Unione Europea, concepita, è bene ricordarlo, per fronteggiare soprattutto le criticità esistenti nelle regioni ad agricoltura intensiva del Nord Europa, quali la Danimarca o l'Olanda, e che possono valere, sino a un certo punto, per la pianura padana, ma non certamente per le aree di collina e di montagna della nostra regione, dove si praticano forme di allevamento a bassissimo impatto inquinante.
Secondo la Copagri, è necessario applicare la Direttiva Nitrati senza alcuna penalizzazione preconcetta dell’attività agricola e zootecnica, a partire dall’effettiva valutazione sulle cause e sui fattori da considerare fonti inquinanti nelle diverse zone vulnerabili, fino alla semplificazione della documentazione burocratica pretesa dagli organi di controllo".
BAS 05