"A nome delle Regioni Basilicata e Puglia, a nome delle istituzioni locali, delle organizzazioni sindacali, del distretto del mobile imbottito, degli imprenditori e dei lavoratori, rivolgo un appello al presidente Monti e al ministro dello sviluppo economico Passera per la convocazione urgente di un vertice affinché si proceda in tempi brevissimi alla firma dell'accordo di programma dell'area murgiana, che dal 2006 attende un esito positivo". Così la senatrice del Pd Maria Antezza interviene nell'Aula di Palazzo Madama spiegando che "il distretto industriale del mobile imbottito collocato tra Basilicata e Puglia sta vivendo una drammatica situazione di crisi, con pesanti ricadute sul versante dell'occupazione". Dopo aver ricordato l'apice dello sviluppo del distretto raggiunto tra il 2000 e il 2002, ha spiegato che, dal 2003 "la curva dello sviluppo, per una serie di fattori congiunturali e strutturali, ha invertito la tendenza ed il distretto murgiano ha cominciato ad incontrare problemi sui mercati internazionali: rallentamento dell'export e scomparsa di un numero elevato di aziende con conseguente riduzione della forza lavoro. Le 500 aziende – continua Antezza – si sono ridotte a circa 100 e dai 14.000 addetti si è arrivati a circa 6.000, dei quali circa 2.000 in cassa integrazione. Un vero allarme sociale. Inoltre, il 30 giugno prossimo scade la cassa integrazione in deroga per circa 330 lavoratori dell'ex stabilimento Nicoletti, ai quali occorre fornire una risposta immediata. E, ad agosto 2012 scade la cassa integrazione per 1.600 dipendenti della Natuzzi".
Nel rivolgere l'appello al Presidente Monti e al Ministro Passera, la senatrice del Pd chiarisce che è "dal mese di settembre che le Regioni attendono la convocazione da parte del Ministero dello sviluppo economico, dopo che tra tutti i soggetti coinvolti è stata trovata la più ampia convergenza. E' ora di concludere con urgenza l'iter dell'accordo per cercare di scongiurare un ulteriore deterioramento del quadro economico e sociale del territorio lucano e pugliese. Ritengo sia dovere del Governo rendere operativo l'Accordo di programma, già approvato dalle due Regioni, che peraltro hanno reso disponibili risorse finanziarie".
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