"Definire ancora una volta “irricevibile” il piano di bonifica presentato dalla società Fenice Ambiente srl è solo uno stratagemma burocratico per procrastinare sine die l’attività del termodistruttore Fenice dell’area industriale di San Nicola di Melfi". E’ quanto ribadisce la Ola, Organizzazione lucana ambientalista.
La Ola pertanto chiede al Presidente della Regione Basilicata di sospendere con ordinanza urgente l’attività del termodistruttore che continua a bruciare ed inquinare e al presidente della Provincia di
Potenza, Pietro Lacorazza di sospendere in autotutela l'"autorizzazione provvisoria” per Fenice rilasciata sino al 2020.
"Queste ultime – sostiene l'Organizzazione – devono rinunciare a bruciare a Fenice la monnezza prodotta in Basilicata, per passare alla vera raccolta differenziata porta a porta, con il riciclo e il recupero a freddo dei materiali".
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