“A tre anni di distanza dai deludenti risultati della Conferenza di Copenhagen, cui presero parte tutti i leader del mondo e dopo quella di Durban dello scorso anno, nel corso della quale fu concordato un pacchetto di importanti decisioni, ci si aspetta, dai lavori di Doha, una conferma degli impegni e, soprattutto, il rilancio della seconda fase del protocollo di Kyoto".
Lo ha affermato Salvatore Margiotta, Vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera dei deputati, che partecipa in questi giorni, in rappresentanza del Parlamento italiano, alla Conferenza delle Nazioni Unite (COP18) sui cambiamenti climatici, che si svolge a Doha, in Qatar.
"L'UE – ha aggiunto Margiotta – ha le carte in regola, e, essendo terzo emettitore di gas serra nel pianeta, preceduto solo da Cina (25,55%) e USA (17,53%%), ha assunto la leadership nella lotta ai cambiamenti climatici, ed è stato il primo ed a lungo il solo attore mondiale ad avere già definito livelli obbligatori di riduzione per gli Stati membri. Anche in questa Conferenza l'UE eserciterà un ruolo virtuoso, di stimolo e di indirizzo, pur nella consapevolezza che l'esito delle trattative è fortemente connesso alla posizione che Cina ed Usa assumeranno. Mi auguro – ha concluso Margiotta- che il Governo italiano, rappresentato dal Ministro Clini faccia la sua parte, e che si compia un passo in avanti determinante ed incisivo: i danni all'ecosistema, come ormai vediamo anche in Italia, che i cambiamenti climatici stanno comportando, sono sempre più preoccupanti, e, a partire da Doha, dovranno scaturire azioni concrete ed efficaci tese almeno a ridurli e limitarli”.
bas 08