Il consigliere dell’Italia dei valori sottolinea come “ in previsione di assunzioni prevale rapporto a tempo determinato”
“Se l’indagine Excelsior-Unioncamere conferma che negli ultimi mesi la quota di assunzioni a tempo indeterminato programmate dalle imprese nel Paese si è assottigliata e, ormai, sono meno di due su dieci i contratti senza scadenza, in Basilicata nel terzo trimestre dell’anno le imprese lucane hanno programmato complessivamente 1.430 assunzioni (840 in provincia di Potenza e 590 in quella di Matera) con il ricorso per lo più ai contratti a tempo determinato”. A sottolinearlo è il presidente della Seconda Commissione consiliare, “Bilancio-Programmazione”, Antonio Autilio, commentando i dati Excelsior e riferendo che “le assunzioni stabili, vale a dire a tempo indeterminato previste saranno circa 310 (22 per cento del totale), in sensibile riduzione rispetto al valore rilevato nello stesso periodo del 2011 (33 per cento). Inoltre, la metà dei casi delle assunzioni a tempo determinato saranno destinate ad attività produttive di carattere stagionale. Tra le altre tipologie contrattuali adoperate, l’apprendistato e le “altre” non supera il 9 per cento del totale. Uun segnale, non isolato, di una crescente tendenza al ricorso a forme contrattuali a termine, finalizzate cioè a un obiettivo aziendale ben preciso e circoscritto nel tempo''.
“Da una parte – aggiunge – si conferma che nella nostra regione sono sempre le piccole e medie aziende, quelle con meno di 50 dipendenti a richiedere nuova forza lavoro (l’80 per cento delle assunzioni) e che è ancora il settore beni e servizi a ‘tirare’ l’economia locale con il 76% per cento dei neoassunti; a seguire tra le aree aziendali la più rilevante è quella commerciale e delle vendite (9% per cento del totale) seguita dall’area della logistica e dall’area tecnica e della progettazione (7 e 5 per cento rispettivamente). Dal punto di vista delle preferenze di genere, invece, la quota delle assunzioni di personale femminile esplicitamente o implicitamente espressa dalle imprese è pari ad un terzo del totale, quella ‘riservata’ per volontà dei titolari di azienda ai giovani al di sotto di 30 anni è pari al 31 per cento delle assunzioni programmate, mentre i profili maggiormente richiesti dalle imprese riguardano le professioni operaie (specializzate e non) che dovrebbero raggiungere le 620 unità, pari al 44 per cento del totale”.
“Estremamente ridotta la quota di dirigenti e laureati con una quota del 7% per cento a conferma – dice Autilio – delle grandi difficoltà di lavoro per i nostri giovani in possesso di laurea e persino di master post laurea. Sono tutte indicazioni utili per mettere a punto il piano pluriennale regionale del lavoro che, come annunciato dagli assessori Viti e Pittella, sarà a breve riproposto, dopo che alla fine della scorsa legislatura il piano al quale ho dedicato il mio impegno da precedente assessore e coordinato dallo stesso prof. Leon non è stato approvato”.