“Credo necessario aggiungere qualche precisazione all’articolo apparso sul Quotidiano, il 20 luglio, a firma di Salvatore Santoro”
“La precisazione – spiega Mazzeo Cicchetti – affinché sia chiara, sotto tutti gli aspetti, la situazione che mi riguarda. Situazione che intendo affrontare alla luce del sole, come dovrebbe compete a chi impegnato nella vita pubblica. La mia adesione all’Idv si è basata sulla possibilità di vivere condizioni piene di libertà, di democrazia e di partecipazione vera alle decisioni e, in particolare, di poter dare un contributo per la crescita della mia Regione. Aspetti questi, da me concepiti non come concetti astratti, ma come condizioni concrete per cimentarmi sulle grandi e sulle piccole questioni. Non ho alcuna difficoltà ad ammettere che esiste un problema di contribuzione al partito, da me sollevato, anche se del tutto marginale. Ritengo che l’erogazione liberale non possa essere fissa ed uguale per tutti, ma va proporzionata alle indennità percepite dai singoli eletti, molto diversificate tra di loro. Questo nel rispetto del principio di equità. In merito, avevo fatto una proposta alternativa, ma non ho ricevuto ancora risposta ‘ufficiale’, tuttavia, ho provveduto, in questi due anni circa, ad inviare ‘contributi liberali’. Ritengo che debba essere consentito a tutti di discutere, anche su questi aspetti, cercando con ‘ragionevolezza’ adeguate soluzioni Gli ordini di servizio sanno più di metodologia militare, verso la quali provo, da sempre, un rifiuto”.
“Non ho mai lamentato – precisa Mazzeo Cicchetti – la mancata difesa alla mia persona per qualche ‘intemperanza’ di De Filippo, perché lo so fare bene da solo, come penso di aver dimostrato. Andavano, invece, difese e sostenute, a suo tempo, le posizioni da me portate avanti sulle problematiche che riguardavano i temi del lavoro, della trasparenza, dell’ambiente, in particolare quelle assunte su Fenice, dimostratesi, poi, corrispondenti alle mie denunce. Problematiche che hanno visto gli interventi da Roma del senatore Bellisario e non del Partito regionale nel suo complesso, tranne qualche personale eccezione. Le mie sollecitazioni e quelle di qualificati quadri del partito, hanno riguardato il ruolo inadeguato dell’Idv regionale, che spesso ha evidenziato una preoccupante subalternità. L’Idv doveva essere il motore trainante del centrosinistra regionale, in un processo di rinnovamento dell’azione politica, più adeguata all’attuale situazione di crisi; un Idv promotore di un cambio dei metodi e dei comportamenti, ai vari livelli della vita pubblica. L’affermazione di una capacità nuova di tutto il centrosinistra lucano per saper interpretare meglio e difendere concretamente gli interessi della Basilicata, contro arroganze e prepotenze di grandi forze economiche esterne. Fiat, Fenice, petrolio, con tutte le implicazioni che conosciamo, hanno visto risposte non sempre adeguate e decise. Questi dovevano essere i contenuti e gli impegni da portare avanti, soprattutto da parte della Segreteria regionale, da me votata a suo tempo. Oggi mi tocca, purtroppo, constatare le differenze tra le proposte fatte, gli impegni assunti ed i comportamenti e le scelte adottate. Su questi aspetti non mi sento isolato, perché trovo forza e incoraggiamento da numerose persone che, come me, credono ancora che la politica sia un servizio alla comunità e non lo strumento per carriere personali, a tutti i costi. Desidero ringraziare il sen. Belisario per l’apprezzamento espresso verso il mio lavoro di Consigliere regionale. Allo stesso tempo esprimo gratitudine verso tutti coloro, numerosi, che in vario modo mi hanno fatto pervenire messaggi di solidarietà e simpatia, dentro e fuori l’Idv, il più delle volte con l’invito a proseguire nella difesa di alcune posizioni assunte”.
“Nelle materie verso cui va maggiormente il mio impegno di consigliere, oltre al dialogo ed al confronto con i miei colleghi, trovo sempre più spesso, interlocuzioni e condivisioni, con singole sensibilità, con gruppi presenti sul territorio, con le diverse associazioni, che costituiscono il migliore incoraggiamento per continuare nella mia attività. In conclusione, ritengo che in un partito si possano e si debbano discutere questioni di contribuzioni, invece – dice Mazzeo – il perseguimento degli obiettivi legati alle proposte ed ai programmi vanno perseguiti con coerenza ed impegno, senza deroga alcuna”.