Riordino Province, Scaglione: acuito lo scontro tra le città

Il capogruppo dei Pu in Regione: “Noi Popolari uniti, da soli in una battaglia di civiltà per lavorare a favore di tutti i territori e non solo di una realtà che improvvisamente deve cambiare la sua funzione ed il suo ruolo”

“’Quarant’anni di regionalismo in Basilicata, per dire che manca la coesione territoriale e che dobbiamo salvarne la unità minata? Ha ragione allora chi dice che questa politica regionale ha fallito’. Parte da qui la riflessione del giorno dopo il voto in Consiglio regionale di Basilicata, che invece di puntare dritto ad un riequilibrio di funzioni, di ruoli e finanche di uffici e servizi su tutto il territorio, acuisce le tensioni e lo scontro tra la città di Potenza e quella di Matera”. E’ quanto sostiene il capogruppo dei Popolari Uniti in Regione, Luigi Scaglione che aggiunge: “Esattamente il contrario di quello che abbiamo evocato come Popolari uniti, chiedendo che a Roma si continui e si faccia la battaglia per mantenere le due Province e qualora non fosse possibile, per eliminarle del tutto ed evitare di avere una Provincia a Matera che si contrappone ad un potere regionale. E tutto questo con le spinte disgregatrici a cui avremmo dovuto contrapporre quelle dell’accoglienza e della braccia larghe come con i territori dell’antica Lucania. Ora, altro che Provincia di Lucania”.

“Il voto di ieri sera, fatto di ignavia per certi versi (non si è avuto il coraggio di dire che tutto doveva essere trasferito nella città dei Sassi), con un mandato debolissimo al Presidente della regione a sostenere la opportunità di mantenere a Potenza la sede degli uffici unici dello Stato che – prosegue Scaglione – altrimenti seguirebbero la sede del capoluogo di Provincia fa capire che siamo su un crinale di scontro istituzionale che vuole nascondere invece la debolezza di una politica che aveva fatto dell’equilibrio e dell’alternanza alla guida della regione, il suo punto di forza. La migliore Democrazia Cristiana era capace di fare questo, oggi prevalgono istinti fratricida che innescano ragionamenti di confusione e di sconfessione della politica di interventi ed iniziative che ha fatto di Potenza la città dei servizi e di Matera la capitale del marchio Basilicata nel mondo. Questo è il vero equilibrio da propugnare garantendo, come ho sostenuto in Consiglio, forza ai territori provinciali, dal Vulture-Melfese, al Lagonegrese, sino al Metapontino che di Potenza e Matera forse cominciano ad averne le tasche piene”.

“La nostra – ha proseguito ancora Scaglione – è una battaglia forte e decisa, unica ed imprescindibile, in difesa delle due Province e di una coesione garantita dalla lungimiranza. Scaricando ora sul Consiglio comunale di Potenza la decisione di accettare la sollecitazione del Consiglio regionale o di respingerla e innesca una battaglia di campanile assurda e fuor di luogo. Grave è la posizione assunta anche dai consiglieri regionali potentini del centro-sinistra, di quelli del Pd che hanno votato a favore del documento di trasferimento condizionato della sede unica della Provincia, ai singoli consiglieri del gruppo misto, sino a quelli del Mpa e di Italia dei Valori che non ha neanche partecipato al voto. Noi Popolari uniti, da soli in una battaglia di civiltà per lavorare a favore di tutti i territori e non solo di una realtà che improvvisamente – conclude Scaglione – deve cambiare la sua funzione ed il suo ruolo. E in tempi di spending review e di anti-casta, mi sembra davvero troppo anche per i più pazienti. La storia dirà chi aveva ragione”.

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