Il VicePresidente del Consiglio Comunale di Potenza, Antonino Imbesi, in una nota, ha commentato il decreto legge del Governo Monti che ha portato alla cancellazione di tante Province Italiane, inclusa Matera."La decisione presa dal governo Monti – ha detto il VicePresidente – rischia, da un lato, di restare semplicemente un cartello elettorale di pochi giorni in quanto il 6 novembre p.v. la Corte Costituzionale deciderà circa la sua legittimità di fronte alle norme della Costituzione Italiana (rispetto alla quale io nutro seri dubbi di sorta) e, dall’altro, se, invece, venisse dichiarata rispettosa dei dettami legislativi superiori, di passare alla storia come una legge fratricida che ha messo contro i territori ed ha costretto le persone di una stessa regione a votare le une contro le altre per non andare contro-natura. Insomma è un pateracchio che nemmeno nella peggior Repubblica nessuno avrebbe mai adottato.”Imbesi ha, quindi, fatto rilevare che negli ultimi giorni molti esponenti politici dell’area materana (e non) hanno espresso opinioni sulla legge, dimenticando che bisognava combatterla a tempo debito.“Ho letto decine di dichiarazioni, spesso poco sensate e poco obiettive, che non tengono conto delle condizioni create da questa norma – ha detto il Consigliere Municipale – e molti hanno attaccato i Consiglieri Comunali di Potenza così come il suo Primo Cittadino, rei di non aver compreso che era necessario salvare Matera. Tali affermazioni vanno rispedite ai vari mittenti che dimenticano o fanno finta di non sapere che chi doveva difendere Matera non poteva essere la sola Potenza (che per non far soffrire i materani sarebbe stata costretta a far soffrire i potentini). Chi doveva difendere Matera erano il sottosegretario lucano D’Andrea, i parlamentari tutti (ma quelli di centro-sinistra hanno fomentato la posizione e la decisione (scellerata senz’altro…) della Regione Basilicata di votare una legge senza senso e contro Potenza, il governo regionale che avrebbe dovuto adire subito alle vie giurisdizionali (come invece hanno fatto giustamente molte altre regioni) anziché cercare cervellotiche decisioni normative inaccettabili ed illogiche, che non facevano altro che spostare il problema da un’area (quella voluta dalla Legge) ad un’altra (che, invece, in forza del comma 2 era comunque fatta salva in ogni caso dalla norma, al di là della scelta difensiva del Consiglio Comunale di Potenza). ”Il VicePresidente ha poi fatto rilevare che, una volta tanto, anche le critiche al Sindaco Santarsiero, di cui da sempre lo stesso Imbesi è un fermo ma leale oppositore, sono gratuite e fuorvianti.“Un Sindaco, così come un Consigliere di una città, non possono andare contro la loro stessa cittadinanza – ha sottolineato Imbesi – anche perché, a ruoli e situazioni invertite, vorrei proprio sapere chi degli esponenti politici di Matera avrebbe votato contro la sua città a favore di Potenza. Imbesi ha, infine, concluso spronando gli onorevoli e senatori lucani dare seria battaglia in Parlamento, dicendosi pronto a fomentare, anche a Potenza, una protesta formale alla “Scanzano”.