Le superfici forestali in Italia coprono circa 8.675.000 ettari di territorio. Ogni anno questo prezioso patrimonio naturale è messo a dura prova dalla piaga degli incendi, specialmente nei mesi estivi. La campagna Legambiente “Non scherzate col fuoco” dal 2003 cerca di arginare il fenomeno attraverso un’azione di prevenzione che va dalla distribuzione di materiale informativo a visite guidate per ammirare le bellezze che le foreste racchiudono alla pulizia dei boschi.
In Basilicata i volontari dell’associazione si sono dati appuntamento oggi domenica 8 luglio in piazza del Comune a Sasso di Castalda per sensibilizzare i cittadini al problema degli incendi boschivi, vera e propria emergenza.
Secondo l’ultimo rapporto Legambiente “Ecosistema incendi” relativi ai dati del 2010, in Italia si sarebbero verificati 4.883 roghi con una superficie interessata pari a 46.537 ettari. Nel 70 per cento dei casi si tratta di episodi di origine dolosa. In Basilicata sempre nel 2010 sono 27 i comuni coinvolti, per un totale di 2119 ettari di terreno andati in fumo: di questi 481 ettari sono boschi. Un dato in aumento rispetto al 2009, con 142 roghi per una superficie di 1041 ettari.
I volontari hanno fornito indicazioni sul giusto comportamento da adottare in caso di avvistamento di incendio e sulle piccole ma indispensabili accortezze che fanno parte di quell’azione di prevenzione che ognuno può mettere in pratica (accendere il fuoco in aree picnic appositamente attrezzate, non rinnovare il pascolo bruciando la vegetazione secca in modo incontrollato, evitare di accendere stoppie vicino ai boschi e quando c’è vento, non abbandonare i rifiuti nei boschi).
La campagna è una della attività del Campo di Volontariato Internazionale promosso dal Ceas “Il Vecchio Faggio” nell’ambito del progetto “Madre Foresta” (sostenuto dal programma Epos 2010 – 2013 per l’Educazione e la promozione della sostenibilità ambientale e finanziato dal Po Fesr 2007 – 2013 con lo scopo di contribuire ad attuare un processo educativo formale e non formale permanente che interessi l’individuo lungo l’intero arco della vita, secondo un concetto ampio di educazione allo sviluppo sostenibile).
Partito il 30 giugno, fino al 13 luglio ospiterà 13 ragazzi tra i 20 e i 25 anni provenienti da Francia, Spagna, Belgio, Repubblica Ceca, Bielorussia, Messico e Corea.
Nel caratteristico borgo del Parco nazionale dell’Appenino lucano, i volontari – alloggiati nella struttura del Ceas di Sasso di Castalda – sono impegnati in attività di antincendio boschivo e di sentieristica al fine di realizzare un percorso sensoriale per disabili nei pressi dell’Oasi faunistica del cervo.
Durante questa breve esperienza i partecipanti hanno dunque la possibilità di realizzare concretamente un progetto di ripristino, tutela e valorizzazione ambientale ma anche di conoscere luoghi da tutelare, risorse del territorio e persone che hanno condiviso la stessa scelta di volontariato. Un modo pratico per mettersi in gioco e dare il proprio contributo alla salvaguardia del nostro territorio, per imparare “sul campo” cosa significhi vivere in modo più sostenibile.
L’intera mattinata è stata poi dedicata all’escursione lungo "Sentiero Frassati", una delle tappe del viaggio dei volontari del Campo Internazionale tra i più suggestivi scorci del Parco nazionale dell’Appenino lucano, tra Brienza, Moliterno, Satriano, le cascate di Savoia di Lucania, Grumento Nova, Castelmezzano e Pietrapertosa.
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