“Le Fal percorrono in Basilicata 690 mila chilometri su rete ferroviaria, il 24% del servizio, e 2,2 milioni su gomma, il 76%. Esercitano, le Fal, un trasporto su gomma a 3,70 euro a Km mentre le altre società che si aggiudicano le tratte tramite gare si vedono riconosciuto un prezzo di 1,4 euro a Km. Un ingiustificato aggravio per la collettività che ammonta a circa 5 Milioni di euro l'anno su 20 milioni di Euro di costo totale del Contratto di Servizio per la Basilicata rispetto ai 15 sborsati della Puglia”. Sono i conti che riporta Pio Abiusi di Città Plurale Matera, che in una nota ricorda come “non vi è nessuna motivazione giuridica a che questo accada perché, come ha avuto a dire la Corte Suprema di Cassazione con sentenza N° 6049 del 22-2 -12: un servizio ferroviario che non segue il tracciato della rete è integrativo e non già sostitutivo e quindi, nel nuovo contratto di servizio che si deve andare a sottoscrivere, quelle tratte possono essere messe a gare. La tesi – afferma Abiusi – è avvalorata ancor più perché parliamo di rete ferroviaria non più esistente fisicamente. Il trasporto Fal richiede un ripensamento complessivo anche per quello che si svolge su rotaia. La Regione Basilicata regola il rapporto con le Fal con un contratto di servizio – afferma Abiusi – l'impresa non si sobbarca il rischio connesso alla gestione dell'opera o del servizio e malgrado tutto il contratto non è andato e non va a procedura d'appalto come dovrebbe".
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