Autilio (Idv): decidere futuro area industriale Viggiano

Per il Presidente della Seconda Commissione consiliare, “Bilancio e programmazione”, occorre “individuare la fascia di rispetto e programmare il futuro comprensorio”

“L’avvio delle procedure da parte dell’Eni per giungere all’acquisizione della disponibilità delle aree di contrada Vigne che circondano il Centro Oli della Val d’Agri – dice Autilio – è sicuramente una buona notizia per affrontare l’annosa questione della compatibilità di attività produttive (commerciali, artigianali, di servizio ed agricole) esistenti nell’area a ridosso dell’impianto Eni. Si tratta però, contestualmente, di definire una ‘fascia di rispetto’ per evitare che la questione comunque si ripeta qualche chilometro più avanti e garantire le migliori condizioni di tutela dell’ambiente, del territorio e della salute dei cittadini. E in questa direzione – sottolinea Autilio – mi pare utile il percorso indicato dal presidente De Filippo e dall’assessore all’Ambiente Mazzocco insieme all’impegno assunto di seguire l’iter nella sua completezza. Come è utile il coinvolgimento diretto dell’Amministrazione comunale di Viggiano a cui aggiungere, a mio parere, Consorzio Area Industriale di Potenza ed organizzazioni imprenditoriali e professionali. Questa è infatti l’occasione, oltre che per risolvere una problematica esistente da tempo, anche per decidere il futuro dell’area industriale di Viggiano che non può esaurirsi con il Centro Oli e le attività dell’indotto. Si tratta di fare il punto sui lotti ancora disponibili e sulla domanda di insediamenti produttivi da promuovere ed incoraggiare attraverso i Bandi del Programma operativo Val d’Agri. Inoltre – prosegue Autilio – l’incontro-dibattito di domani a Marsico Nuovo su ‘esperienze e buone pratiche per il governo del territorio’, con la presenza di tecnici-progettisti, urbanisti, architetti, oltre che amministratori locali e regionali, stimola ad alcune riflessioni su quale assetto si intende dare alla Val d’Agri per affrontare la convivenza tra l’attività estrattiva del petrolio e l’ambiente, che ha nel Parco Appennino Lucano il suo contenitore più significativo. La Pianificazione territoriale deve confrontarsi con una realtà in continuo cambiamento. Il cambiamento è il punto di riferimento dei programmi e delle azioni del governo del territorio. La missione dei tecnici e degli amministratori è quella di conoscere, interpretare e guidare il cambiamento attraverso: l’individuazione degli scenari; la proposta degli strumenti necessari; l’adozione di buone pratiche. Di qui l’individuazione di buone pratiche che consentano di rendere visibili e condivisibili le azioni di governo del territorio; snellire gli aspetti procedurali; assegnare più responsabilità alle autonomie locali; coordinare le politiche settoriali con il governo del territorio; valorizzare il rapporto pubblico-privato. Mi aspetto dal confronto di Marsico Nuovo – conclude Autilio – con la presentazione del Quaderno di TRIA 03 utili indicazioni specie dai tecnici”.

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