L’esponente del Pdl fa sapere di aver allertato i parlamentari del Pdl sia alla Camera che al Senato affinché difendano il presidio
“Questo governo di ‘tecnici" continua nella sua visione corta. Ora è il tempo del tribunale di Melfi, prima salvato e poi declassato al ruolo di tribunale da sopprimere. Un millennio di storia giuridica della città di Melfi deve, secondo questa visione corta, essere cancellata dalla scure di un risparmio che non potrà superare i 200.000 euro annui. Assurdo”.
Ad affermarlo il consigliere regionale del Pdl, Nicola Pagliuca, per il quale “la notizia trapelata ieri è talmente campata in aria che non potrà non vedere la chiara presa di posizione di chiunque abbia a cuore le sorti della nostra regione. Ogni parte politica deve schierarsi in difesa del tribunale di Melfi, presidio insopprimibile in un’area ad alta presenza di criminalità”.
“ La logica ragionieristica alla base di questa scelta – sottolinea il consigliere – non può passare ed in questo senso ho allertato i parlamentari del Pdl sia alla Camera che al Senato affinché difendano il presidio menfitano. Esiste una questione Basilicata ed il suo diritto come regione a sussistere, il tribunale di Melfi deve diventare un simbolo di questa battaglia. La nostra non deve essere solo la terra dei doveri e della responsabilità, il Presidente De Filippo lo dica con forza a Roma. Il Consiglio regionale si è già espresso a favore del mantenimento degli attuali presidi giudiziari lucani anche riconoscendo la possibilità di una compartecipazione ai costi di gestione. Il Sindaco di Melfi con il quale sono stato in contatto sin da ieri, solleciti tutti i comuni dell'area per costituire una presenza forte a difesa del Tribunale”.
“Il presidente degli avvocati, Di Ciommo, da sempre attivo su questa battaglia – conclude Pagliuca – continui il suo impegno sapendo di poter contare sull'incondizionato sostegno mio personale e della forza politica a cui appartengo”.