I due esponenti del Pdl: “faremo sentire la nostra voce e porteremo le nostre proposte alternative in ogni contesto istituzionale e politico, comprese le società partecipate che attuano politiche del territorio e gestiscono servizi pubblici”.
"La democrazia esiste solo e soltanto se vi sono le minoranze e funziona solo e soltanto se le stesse hanno gli strumenti per controllare e manifestare le proprie idee. Una semplice verità che si tende troppo spesso a dimenticare e a non valutare in ogni aspetto della realtà". E' l'opinione di Gianni Rosa e Mariano Pici, rispettivamente vicecoordinatore regionale vicario e coordinatore provinciale di Potenza del Pdl.
Per i due consiglieri regionali "questa la premessa necessaria rispetto alla posizione assunta dal Popolo della Libertà di Basilicata di entrare a far parte con propri uomini dei consigli di amministrazione delle società partecipate dalla Regione Basilicata. Le attuali prerogative in capo a tutti i consiglieri regionali non consentono 'compiutamente' un controllo sulle società partecipate, ricadenti per la loro natura (spa) nella normativa civilistica. E’ possibile, in parte, il controllo successivo degli atti, si può ottenere la documentazione ma solo quando le decisioni sono state prese. Ma tutto quello che concerne il controllo preventivo e quotidiano non è possibile per ragioni legislative, oltre che pratiche e contingenti, e anche ovvie perché bisogna esserci negli organi di direzione. Questo è il motivo per il quale l’opposizione del Popolo della Libertà di Basilicata partecipa nei consigli di amministrazione delle società regionali: né inciuci, né consociativismo, né prebende ad alcuno".
"Ogni volta che si fanno delle nomine – affermano ancora Rosa e Pici – emerge sempre la dietrologia sulle scelte e sopratutto su chi va, mai, però un’analisi su quello che è stato fatto. L’elettorato lucano ha votato il Pdl quale seconda forza politica della Regione e quale principale forza di opposizione al rartito regione, gli eventi poi hanno dimostrato che è l’unica forza che si oppone ad una maggioranza bulgara di Basilicata. Ebbene faremo il nostro compito di 'guardiani del potere' e faremo sentire la nostra voce e porteremo le nostre proposte alternative in ogni contesto istituzionale e politico, comprese le società partecipate che attuano politiche del territorio e gestiscono servizi pubblici".
"E quegli occulti persuasori che tendono a far apparire le nomine del Pdl lucano quali 'ristori', 'prebende', 'contentini' avranno brutte sorprese perché la linea della vera opposizione lucana è una e si manifesta in ogni contesto. Questo sia chiaro anche a chi pratica il 'canto delle sirene': siamo un partito e non cadiamo nelle false lusinghe e nei tentativi di ammorbidire la nostra azione di controllo. All’opinione pubblica, specie a chi non ha votato Pdl, che ciecamente vuol ritrovare le ragioni del proprio malessere non nella cattiva amministrazione di chi governa (che ha votato) ma nell’attività di chi fa opposizione, ricordiamo che una maggioranza senza opposizione si chiama regime: il pluralismo è la linfa della democrazia".