Provincia Pz, Prinzi (Idv) su consuntivo Po Val d’Agri

“Il consuntivo del Comitato di Coordinamento e Monitoraggio per il Programma Operativo Val d’Agri contiene più ombre che luci e deve pertanto diventare elemento di riflessione, senza sottovalutazioni, per adeguare l’iniziativa in vista dei nuovi scenari che si profilano per il petrolio lucano”.
E’ il commento di Vittorio Prinzi, consigliere provinciale e dirigente del comprensorio IdV Val d’Agri, per il quale “sono quanto meno discutibili i risultati raggiunti nel corso del 2011 dal punto di vista della creazione di posti di lavoro specie in rapporto alla spesa complessiva che si aggira intorno ai 150 milioni di euro. I Bandi specifici per l’impresa (una trentina per circa 50 milioni di euro) sono serviti più a finanziare la sopravvivenza di attività produttive, in particolare in agricoltura, che a crearne delle nuove, con ampliamento dell’occupazione, come avrebbe dovuto accadere. Ritengo inoltre che sia troppo lenta e burocratica la macchina della concertazione e soprattutto degli interventi affidati agli Enti Locali. Per cui – continua Prinzi – dopo circa dieci anni si è speso poco, vale a dire poco più della metà della somma complessiva stanziata e di questi tempi conservare in banca fondi non spesi non è proprio segno di buon governo territoriale. Per questa ragione credo che la priorità sia rappresentata, sul piano metodologico, dallo snellimento delle procedure di approvazione degli interventi e della spesa”.
“Continuo ad insistere su un punto: il protagonismo della Provincia che, come è noto, è esclusa dalla Cabina di Regia con il risultato che l’annunciata svolta di programmazione comprensoriale, con l’idea-progetto di far diventare la Val d’Agri una città-comprensorio, rischia di fallire in partenza mentre da più parti è stata ribadita la necessità di un’efficace pianificazione territoriale per lo sviluppo economico e sociale dell’area petrolifera. In proposito la “bussola” – conclude Prinzi – non può che diventare il Piano Strutturale Provinciale accompagnato dalla sottoscrizione di un protocollo di intesa tra Regione, Provincia e Comuni interessati dalla redazione del Piano Strutturale Consortile della Val d’Agri. L’obiettivo è piuttosto ambizioso: far crescere l’indice del Benessere Interno Lordo (Bil) piuttosto che concentrare ogni sforzo sul Pil (Prodotto Interno Lordo). Non a caso la Provincia per le azioni di sussidiarietà e di coinvolgimento degli Enti istituzionalmente preposti alla pianificazione di settore e tutela del territorio ha individuato i Piani Strutturali Intercomunali tra i quali quello della Val d’Agri è stato sottoscritto nel 2010. E tra i programmi comprensoriali di spesa al primo posto ci sono la viabilità, necessaria ad incrementare i flussi di visitatori del Parco Nazionale Appennino Lucano oltre che a superare il gap infrastrutturale e di mobilità dei valligiani, le attività produttive già esistenti da supportare e quelle da promuovere, la formazione con l’attuazione dei Patti Formativi Locali. Un ultimo interrogativo per il Presidente della Giunta Regionale: come si pensa di rifinanziare il POV se le royalties, già da qualche anno, sono totalmente destinate alla spesa corrente del bilancio regionale?”.  

bas 03

    Condividi l'articolo su: