Pd: nuovo welfare si basi su programmazione e valutazione

Il viaggio sul territorio intrapreso dalla Conferenza Programmatica del Partito Democratico ha fatto tappa a Lauria, per il focus “Welfare, politiche per il lavoro, politiche di genere”.
Hanno introdotto il dibattito il segretario del circolo Pd di Lauria, Biagio Di Lascio ed il sindaco di Lauria, Gaetano Mitidieri.
Per Nino D’Agostino, coordinatore del forum regionale Pd ‘Welfare e occupazione’, “la crisi che ci troviamo ad affrontare oggi è più grave di quella del ‘29, nonostante sia gestita meglio per via della globalizzazione. La situazione della Basilicata è difficile perché la crisi penalizza soprattutto il Mezzogiorno, in particolare per quello che riguarda le perdite occupazionali”. Ma per D’Agostino uscire dalla crisi è possibile. In Basilicata bisogna contenere la spesa pubblica, riducendo gli sprechi e cogliendo al meglio le opportunità di crescita e sviluppo. Questa regione – ha poi concluso – deve selezionare rigorosamente gli incentivi alle industrie e valutare seriamente le politiche del lavoro, riprendendo una cultura di programmazione e valutazione”.
Rossella Brenna, portavoce della Conferenza Regionale donne lucane, ha parlato della necessità di mettere in campo politiche di genere efficaci per realizzare un piano di welfare efficiente. “In questo momento storico di grande incertezza per il futuro è necessario dare voce alle donne presenti sui territori, considerandole come un’opportunità per uscire dalla crisi”. La Brenna ha poi parlato dell’importanza del percorso che le donne del sud hanno intrapreso, partendo dall’incontro a Napoli con Bersani, per elaborare delle proposte sui temi fondamentali della prima infanzia, dell’assistenza alle donne e ai minori e della legge elettorale che prevede la doppia preferenza di genere.
Il segretario regionale della UIL, Carmine Vaccaro, ha toccato il dibattuto tema dell’articolo 18, facente parte di una discussione che, secondo Vaccaro, “nasconde una problematica molto più importante, quella degli ammortizzatori sociali. Bisogna trovare delle soluzioni per andare incontro all’elevatissimo numero di persone che hanno perso il lavoro e che sono ormai fuori dal mercato. E le soluzioni possono venire solamente da una nuova visione, riformista, di un mondo che cambia molto rapidamente e che richiede un altrettanto rapido cambiamento della politica e dei sindacati”. In Basilicata i sindacati, Confindustria e le istituzioni si sono uniti, in quell’importante progetto che è “Basilicata 2012” che vedono le forze in campo congiuntamente per cercare delle soluzioni concrete e condivise ai problemi più gravi del territorio.
“Dobbiamo salvaguardare le cose che abbiamo realizzato in termini di stato sociale – ha dichiarato il segretario regionale della CISL, Nino Falotico. Non bisogna parlare di reddito minimo garantito ma puntare a un reddito di inserimento o reinserimento. E’ necessario, per sostenere allo stesso tempo politiche di welfare e crescita – ha poi concluso – dare di più agli imprenditori più produttivi attraverso degli interventi mirati, previsti tra l’altro da ‘Basilicata 2012’”.
Per Alessandro Genovesi, segretario della CIGIL, condividere l’idea che la crisi è figlia delle ingiustizie e della sproporzione delle ricchezze significa ammettere che anche la leva pubblica va oggi piegata a questo assunto. Relazioni sociali forti e un grande capitale umano, in un nuovo contesto politico, rappresentano le leve indispensabili per uscire da questa situazione di crisi.
“Abbiamo bisogno di mettere in campo una programmazione il più possibile illuminata, che recuperi la bontà dell’iniziativa del pacchetto ‘Basilicata 2012’, che non può essere elemento esaustivo della speranza del futuro della nostra regione; una programmazione che guardi oltre, traguardando la nostra regione nel 2020”. Ha esordito così l’assessore regionale alle attività produttive, Marcello Pittella, aggiungendo che “bisogna recuperare impegno, partecipazione, fatica, responsabilità . Soltanto la sinergia e la capacità di mettere insieme straordinarie intuizioni, anche nuove, può consentire a questa regione, partendo dall’utilizzo del patrimonio che ha già in dotazione, di arrivare al traguardo di crescita e sviluppo che tutti noi ci auguriamo. Dobbiamo – ha poi concluso Pittella – tentare di spogliarci di retropensieri, gelosie, invidie per capire insieme quali sono le opzioni, nei settori nevralgici, a cui si candida la nostra regione, quale è la tempistica di realizzazione degli obiettivi fissati.
Il segretario regionale Roberto Speranza, concludendo il dibattito, ha sottolineato come “In una fase di crisi e di difficoltà come questa, la grande domanda a cui dobbiamo saper rispondere è come immaginiamo di costruire soluzioni possibili per uscire dall’attuale situazione e creare condizioni effettive per cui il “sistema Basilicata” possa reggere. Attraverso la Conferenza Programmatica il più grande partito della regione prova a rispondere a questa domanda, in un confronto itinerante e coraggioso che incrocia il merito con le vocazioni specifiche dei territori per realizzare una Basilicata migliore”.

BAS 05

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