L’esponente del Pdl: “Strana regione la Basilicata dove le riforme mancate quali il flop delle Comunità locali sono dimenticate o le pseudo riforme fatte come la Sanità si rivelano fallimentari. I servizi diminuiscono e gli sprechi aumentano”
“Anno nuovo, conferenza stampa nuova e dissimulazione nuova, in pieno stile seicentesco quando nella politica vigevano i principi della simulazione per fingere quello che è non vero e dissimulazione cioè negare quello che è vero, il moderno Mazzarino di Sant’Arcangelo è riuscito a parlare tre lunghe ore dicendo tutto e niente. Una grandissima capacità oratoria e comunicativa del Governatore De Filippo che purtroppo giova sopratutto a se stesso, abbastanza alla sua stessa maggioranza ma nulla purtroppo ai cittadini lucani”. Ad affermarlo il consigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa che aggiunge: “non ci aspettavamo certo un mea culpa, non ci aspettavamo l’ammissione di due anni di amministrazione senza risultati, ma neanche ci aspettavamo di conoscere una Basilicata che non esiste; se non nelle stanze presidenziali di Viale Verrastro. Mentre sino a poco tempo fa si apprendeva che il sistema Basilicata è fanalino di coda di tutti gli indici economici e sociali, ora sappiamo che non è vero, anzi la Basilicata cresce, il Pil avanza (unica regione meridionale) e addirittura bisogna essere ottimisti per il futuro”.
“Personalmente – aggiunge Rosa – sono ottimista di carattere ma permettetemi di non esserlo, purtroppo, sulle dinamiche amministrative e sul 2012 della Lucania. L’unica cosa sulla quale concordo con il presidente De Filippo è che la Basilicata è una grande regione per il territorio ed una piccola regione per la demografia. Poi il resto è accademica discussione sul sesso degli angeli e un ‘serafico discettare’ su quello che è stato fatto: ossia ben poco e quel poco anche male. Se poi dire che la Regione Basilicata ha mantenuto inalterata la spesa per il sociale, ovvero far passare il vecchio assistenzialismo in un moderno Welfare State, se poi sentiamo affermare che la tutela ambientale è affidata all’Osservatorio Ambientale e dimenticarsi di Fenice significa celare la realtà, se poi pensare che grazie alle Work Experience o al Reddito Ponte si possa far occupazione si arriva all’irreale. Comunque entra nella strategia di propaganda politica di una maggioranza che non c’è, ma mal gestisce e di una politica fantasma di se stessa. Nulla di nuovo è stato detto, ma con sincerità sono pessimista e preoccupato per il 2012 lucano, perchè quando un Presidente ed un governo regionale non ammettono di essere al palo e anche vittime di se stessi e del gioco partitocratico targato vecchio centrosinistra, ben poche speranze di novità positive per i lucani ci potranno essere”.
“Tra qualche giorno – prosegue ancora Rosa – assisteremo al vero volto della maggioranza, quando la politica del bene comune (assente ieri in conferenza stampa, ma citata) lascerà il posto alla piccola politica delle nomine e delle poltrone; cambierà qualche volto e qualche sigla nella composizione dell’esecutivo e del sotto governo regionale ma la sostanza resterà la stessa. Forse l’ottimismo per tirare avanti lo avranno solo i membri della Kasta di Basilicata, per il resto sacrifici e lacrime per chi vive in Basilicata, emigrazione per i giovani talenti oppure disoccupazione per chi non ha amicizie e cognomi che contano”. “Basta citare il memorandum per diventare speranzosi per l’avvenire? Basta sentirsi dire che energie ed acqua sono la ricetta per lo sviluppo economico della Lucania? – si domanda il consigliere -. Il Petrolio è estratto da decenni e l’acqua sgorga da millenni, eppure per ora hanno portato miliardi alle multinazionali e tanti soldi agli enti ma briciole in ricadute economiche e finanziarie ai lucani. Forse quando si parla di sviluppo economico per l’energia e l’acqua ci si riferisce alle prossime nomine alla Società Energetica Lucana e all’Acquedotto Lucano con i lauti stipendi ai fortunati lucani che prenderanno la presidenza: tanto i nomi sono sempre quelli, volti noti della oligarchia di sinistra”. “Strana regione la Basilicata – conclude l’esponente del Pdl – dove il trasformismo di qualcuno è simulato quale ‘senso di responsabilità’, dove le riforme mancate quali il flop delle Comunità locali sono dimenticate o le pseudo riforme fatte come la Sanità si rivelano fallimentari e controproducenti; nonostante l’opinione contraria di De Filippo e Martorano i servizi diminuiscono, la qualità è latitante e gli sprechi aumentano”.