Basilicata virtuosa, il commento di Rosa (Pdl)

“La discussione sui Consorzi di Bonifica sono lo standard della governance alla ‘Gruviera’ made in Basilicata: solo buchi e debiti. In Basilicata non c’è una governance, anzi, trova vita solo nei comunicati stampa o nelle dichiarazioni”

“In questi giorni ho avuto l’occasione di leggere i più svariati commenti politici, gli ultimi elogiativi dell’assessore Mastrosimone sull’ottimo marketing turistico promosso dal Piano turistico Gal Bradanica e persino il presidente De Filippo contento delle briciole che arrivano dal Governo Monti in Basilicata. A questo si aggiunge anche una buona notizia de ‘Il Sole 24 Ore’ che evidenzia la virtuosità della Regione Basilicata nel tagliare del 50 per cento i costi per le consulenze. Il dato percentuale sarebbe da elogiare, ma poiché lo sperpero del denaro pubblico in Lucania rimane sempre alto, questa è una notizia da minimizzare. Non porta a nulla in realtà: i veri sperperi sono in altri settori partendo dai carrozzoni pubblici sub regionali e dalle mancate riforme e incapacità ad eliminare i duplicati”. E’ il commento del consigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa, che aggiunge: “Ma si sa bene, non è possibile, dato che è una distribuzione di incarichi, nomine, poltrone e anche ristoro per qualche amico ed ex di turno. Basilicata virtuosa? – si domanda. A sentire le dichiarazioni fatte nell’ultimo Consiglio regionale si direbbe di sì, quando il neo assessore all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone (dopo aver operato a spendere inutilmente con Reddito Ponte e Work Experience) ha dovuto, per il principio della continuità amministrativa, dare i resoconti dello sperpero dei Consorzi di Bonifica”.

“Inutile precisare le cifre nel balletto tra situazione debitoria e creditoria sempre e soltanto nel circolo vizioso degli Enti locali oppure – aggiunge Rosa – dei debiti con l’Enel. La discussione sui Consorzi di Bonifica (che andrebbero solo riformati e ridotti) sono lo standard della governance alla ‘Gruviera’ made in Basilicata: solo buchi e debiti. Il punto è che in Basilicata non c’è una governance, anzi, trova vita solo nei comunicati stampa o nelle dichiarazioni, oltre a non esserci una strategia di governance. Si procede a tentativi, con mille ripetuti nella incapacità di costruire, progettare e osare. La logica è ‘commissariare’, da anni questa è una Regione commissariata dai Consorzi Industriali, all’Alsia, alle Comunità Montane, alle AATO, perché è più facile protrarre e procrastinare nel tempo le criticità che risolverle. Tanto prima o poi paga ‘Pantalone’, ovvero pagano indirettamente i cittadini tramite le tasse che aumentano sempre più. Di questo, l’artefice resta sempre la “De Filippo & C.”, con il Presidente che è il cardine della volontà di non voler mettere mano a riforme nell’apparato burocratico in Basilicata, sapendo bene che così meglio si controlla tutto. Ed è anche il motivo del suo fastidio quando qualche consigliere regionale cerca solo di fare il suo dovere di controllo e proposta. La discussione sui Consorzi di Bonifica, il Governatore l’avrebbe volentieri evitata, come vorrebbe evitare ogni discussione vera e concreta in Consiglio regionale di Basilicata, come quella, ad esempio, sul petrolio per la quale è sempre alla ricerca di colloqui pseudo-privati. Perché è pubblica, perché ci sono le minoranze, perché poi ci sono gli atti, perché c’è la stampa, perché c’è la diretta; in poche parole perché c’è il contraddittorio che sempre dà fastidio a ogni ‘manovratore’, chiunque esso sia. E in questo momento – conclude l’esponente del Pdl – il ‘Grande Manovratore’ è De Filippo, ormai incontrastato dominatore della sua maggioranza, salvo qualche piccolo mal di pancia che subito passa appena arriva qualche regalia o prebenda. Per i Consorzi abbiamo chiesto la copia dei bilanci degli ultimi tre anni per verificare quando si spende e quando realmente si ritorna ai cittadini in termini di servizi”.

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