Acquedotto Lucano, Cgil: pronti a rilancio Azienda

“La CGIL di Basilicata e la Filctem Basilicata ritengono che intervenire urgentemente per avviare un’azione di risanamento delle finanze di Acquedotto Lucano Spa, non è solo una necessità inderogabile alla luce della situazione esposta dal Presidente Rosa Gentile, ma deve rappresentare anche l’opportunità di riformare virtuosamente un’azienda che ha come missione fondamentale, la gestione di un servizio essenziale come quello idrico integrato, puntando sempre all’eccellenza nella qualità offerta ai cittadini nonché all’efficienza organizzativa”. Così dichiarano in una nota le Segreterie della categoria e della Confederazione lucana.

“La necessaria azione di risanamento – si legge in un comunicato – deve a nostro avviso procedere attraverso una revisione della spesa rispetto ai costi superflui, impropri e non indispensabili, e più in generale sui costi “governabili”. Tutto deve avvenire attraverso anche un pieno e trasparente confronto con le organizzazioni sindacali. Confronto che, sempre sollecitato dalla CGIL, nel tempo non si è mai sviluppato per responsabilità aziendali.
E' inoltre necessario perseguire l’obiettivo del recupero dei crediti, definendo soluzioni opportune e condivise, nel caso gli stessi siano vantati nei confronti di soggetti pubblici come ad esempio i Comuni, al fine di evitare riflessi nell’erogazione di servizi pubblici primari come scuole ed asili. Infine come CGIL riteniamo necessario riformare l’attuale modello di “governance” di Acquedotto Lucano, superando l’attuale “Consiglio di Amministrazione” e introducendo la figura “dell’Amministratore Unico”. La razionalizzazione dei livelli gestionali, oltre a comportare un risparmio in termini di costi, permetterebbe di avere un solo ed unico soggetto responsabile dell’andamento finanziario dell’azienda ed anche dei processi operativi, dell’efficienza organizzativa, della qualità offerta ai cittadini e della sostenibilità del costo del servizio”.

“Queste proposte già da tempo avanzate dalla CGIL ad un’azienda che, in verità, fino ad oggi si è dimostrata “sorda” e “chiusa” a qualsiasi proposta di confronto, possono rappresentare quel “carburante” per la “Ferrari” (Acquedotto Lucano) del Presidente Gentile. Affinché questo avvenga serve un atteggiamento differente rispetto al passato da parte di chi rappresenta l’Azienda, e che impronti la propria azione in modo “aperto” e “trasparente”. Noi siamo pronti alla sfida del Presidente Gentile per la rivoluzione di Acquedotto Lucano ma al riguardo chiediamo pieno coinvolgimento e massima trasparenza. Chiederemo già nelle prossime ore a CISL e UIL di categoria e confederali di condividere la richiesta affinchè si convochi urgentemente un incontro tra le Organizzazioni sindacali, il Presidente Gentile e il Presidente della Regione  De Filippo in quanto azionista di riferimento”.

m.c.

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