Cia: proposta legge su rapporti agricoltori-grande distribuzione

“La proposta di legge di iniziativa popolare per regolare i rapporti tra agricoltura e Gdo (Grande distribuzione organizzata), presentata oggi a Roma dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori, rappresenta la continuità dell’impegno contenuto nella “Carta di Matera” per valorizzare e tutelare l'agricoltura locale, in un rinnovato rapporto con la terra, riconosciuta come valore inestimabile sul piano economico e sociale, ed un passo avanti del “Patto con la società” che abbiamo promosso da tempo”. E’ il commento del presidente regionale della Cia lucana Donato Distefano per il quale “attraverso l’obiettivo di promuovere e commercializzare i prodotti locali che siano tracciabili e identificabili nel territorio rurale di produzione si aprono nuovi spazi di mercato a produzioni alimentari e tipiche lucane anche di nicchia. E’ dunque un ulteriore sostegno che intendiamo dare all’impegno della Regione in direzione del riconoscimento del marchio di tutela, rafforzando la rete di prodotti Dop, doc, docg e igp “made in Basilicata”, e dei programmi di filiera agro-alimentare che saranno sostenuti anche attraverso i PIF (Progetti Integrati di Filiera) per far arrivare i nostri prodotti attraverso le catene della Gdo in supermercati del Nord-Centro Italia”.
Nel sottolineare che “il processo di forte concentrazione delle catene della grande distribuzione, accompagnato dall’emergere di un numero molto esiguo di centrali d’acquisto e, dall’altro, dal permanere di una moltitudine di fornitori, costituiti da piccole e medie imprese, ha determinato una situazione di profondo squilibrio nelle relazioni commerciali tra fornitori e distributori” Distefano ha ricordato “le numerose iniziative avviate in Basilicata negli anni passati in particolare con Legacoop e Confesercenti su questi temi”.
“Gli squilibri contrattuali e il diverso potere negoziale – ha evidenziato il presidente della Cia – hanno ripercussioni negative sulla competitività della filiera alimentare, giacché operatori piccoli ma efficienti possono trovarsi costretti a operare con margini di profitto ridotti, il che ne limita la capacità e l'incentivazione a investire per migliorare la qualità del prodotto e innovare i processi di produzione.
Da qui nasce la nostra iniziativa legislativa, che si svilupperà, fin dai prossimi giorni, con la raccolta di firme su tutto il territorio nazionale. Vogliamo -ha rimarcato il presidente della Cia- coinvolgere la società, i cittadini su una questione di grande importanza che non interessa soltanto gli agricoltori, ma anche i consumatori” .
“I principi guida della nostra iniziativa riguardano la centralità del produttore agricolo e del consumatore, la libertà contrattuale, la correttezza nelle relazioni, la legalità e la responsabilità sociale; l’equa ripartizione del valore lungo l'intera filiera agroalimentare. Con la proposta di legge, insomma, vogliamo dare risposte serie e puntuali -ha concluso Distefano- rafforzando il ruolo dell’agricoltura e venendo incontro alle nuove esigenze dei cittadini".

BAS 05

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