Nigro (Api) su petrolio, occupazione e attività agricole

“Abbiamo appreso che il Comune di Viggiano, con un Consiglio Comunale aperto al pubblico ha dibattuto con grande realismo sulle criticità che emarginano sempre di più le comunità interessate ai giacimenti petroliferi ed ai centri-oli.
Già nelle riunioni di maggioranza, tenutesi nel contesto della verifica regionale, noi di Alleanza per l’Italia abbiamo ribadito al Presidente De Filippo la terribile situazione occupazionale di quei comuni; i disoccupati subiscono la beffa di un movimento enorme di addetti che purtroppo provengono da tanti altri posti e per giunta da altre regioni italiane o addirittura da altre nazioni estere. I lucani, pur avendo coltivato un grande sentimento di accoglienza e di solidarietà, quei lucani di quei paesi coltivano sempre più forte l’idea di un grande disinteresse, dell’abbandono e della scarsa considerazione delle istituzioni nei loro confronti”. Lo afferma in un comunicato Carmine Nigro, coordinatore regionale di Api.
“In quei comuni – prosegue – non si spiegano come mai la nostra Regione,in modo deciso e forte, non riesca a convincere le compagnie petrolifere e tutto il sistema delle imprese coinvolte nelle attività connesse ad utilizzare prioritariamente la manodopera del comprensorio.
La protesta sta crescendo e si sta organizzando ed in primavera potrebbero esservi manifestazioni eclatanti che partendo dai consigli comunali si sviluppano in comitati di agitazione e di presidi ed occupazione .
Se ciò si materializzerà, sarà una vera sconfitta per la classe dirigente della nostra Regione che dovrebbe non solamente prevenire questi fenomeni negativi,ma addirittura agire per uno sviluppo armonico del territorio in funzione delle opportunità e lì le opportunità ci sono,ma quel territorio si impoverito al punto da essere individuato ora come “l’osso vero e scarno” della nostra regione.
Altra vicenda negativa nelle stesse aree è il degrado delle attività agricole che di fatto hanno subito i danni di uno stravolgimento dell’uso del territorio e nessuna  azione specifica di rilancio e rivalorizzazione delle produzioni è stata rimessa in campo.
Noi di Alleanza per l’Italia,nel Consiglio regionale col consigliere Singetta, in Giunta Regionale con l’assessora Mazzocco e tra le comunità con l’azione di partito opereremo perché questi problemi si risolvano nel migliore dei modi evitando un ulteriore cortocircuito tra comunità locali ed istituzioni ; ma occorrerà un approccio umile e disponibile e, se necessario, la revisione e la riformulazione dei contenuti dell’accordo Val d’Agri alla luce delle mutate condizioni attuali, senza irrigidimenti o
peggio ancora, senza pretese di infallibilità”.

BAS 05

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