Il capogruppo Ial: “il presidente De Filippo si misurerà con la nomina degli organi della Fondazione e siamo convinti che questa volta si sottrarrà alle tante dinamiche che vedono le eccellenze lucane escluse”
“La prima commissione consiliare ha licenziato l’atto deliberativo proposto dalla Giunta regionale riguardante l’approvazione dello Statuto della Fondazione ‘Lucana Film Commission’. Ci vorranno probabilmente ancora due o tre mesi (ma potrebbero essere anche di più) per la sua istituzione; ma ormai ci siamo”. E’ il commento del presidente del Gruppo “Io amo la Lucania”, Alfonso Navazio il quale ricorda che “a luglio 2010 la Giunta De Filippo poneva le basi per una deliberazione ‘obbrobriosa’ e ‘raccapricciante’. A settembre dello stesso anno se ne parlava a voce alta. E al netto delle polemiche del tempo (e per la verità anche delle previsioni di designazioni) bisogna riconoscere che quella fase è servita a riformulare un oggetto misterioso ai molti, buono solo per il fortunato designato di allora (500 euro al giorno per 9 giorni lavorativi al mese)”. “C’è stata saggezza – aggiunge Navazio. Si è intrapreso un percorso partecipativo. Non sono stati mostrati muscoli. Oggi, la Fondazione permetterà di intraprendere quel percorso da tanti auspicato. Gli ulteriori emendamenti presentati in commissione (ed accettati per la maggior parte, peccato solo l’insistenza del collegio dei revisori al posto dell’unico revisore) hanno perfezionato un testo ma sono stati la dimostrazione che non ci eravamo sbagliati”.
“Il presidente De Filippo – dice Navazio – si misurerà con la nomina degli organi della Fondazione e, siamo convinti che questa volta (almeno per questa volta) si sottrarrà alle tante dinamiche che vedono le eccellenze (per dirla in una sola parola) lucane escluse. Eccellenze che si misureranno anche per ricoprire la carica di Direttore. Scelto mediante procedura di evidenza pubblica, tra persone di documentata esperienza e con un rapporto di esclusività con la Fondazione stessa. Retribuito ma a pieno regime. La partita è aperta. Le aspettative sono tante. Fin troppo. Nani e ballerine non avranno vita facile, non meno i cantastorie di una narrazione distorta. Nel nostro piccolo – conclude – possiamo ascriverci un merito, ma questo lo si vedrà nel tempo”.