“Un sogno che sembra compiersi”. Con queste parole il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, ha salutato oggi ad Acquafredda di Maratea l’inaugurazione della “Scuola di alti studi sullo sviluppo”, divenuta operativa l’1 marzo con la prima lezione del corso “Far accadere le cose”, nella splendida cornice di Villa Nitti. “Un sogno – ha aggiunto il ministro – reso possibile grazie alla combinazione di diverse risorse complesse”: dal Dipartimento per lo Sviluppo ad Invitalia, dal Comune di Maratea alla Regione Basilicata, fino alla Fondazione Nitti che ha assunto questo progetto come strategico. Enti pubblici e privati hanno creduto nel progetto, investendo denaro e privandosi, sia pur per un momento limitato, dei loro quadri”.
La Villa di Acquafredda di Maratea è stata ceduta nel 1974 alla Regione Basilicata dalla famiglia dello statista Francesco Saverio Nitti, che vi ha trascorso lunghi periodi della propria vita. Dopo avere avviato il recupero funzionale del’immobile, la Regione ha affidato alla Fondazione Nitti la progettazione di iniziative di alto profilo orientate a fare della Villa Nitti un centro di eccellenza per la formazione di una nuova classe dirigente del Sud.
La Fondazione Nitti, ha varato dunque il progetto di una “Scuola di alti studi sullo sviluppo”, messo a punto dal comitato scientifico presieduto dal prof. Giuseppe Galasso, nel cui ambito il dott. Fabrizio Barca, membro del comitato scientifico, ha programmato il corso “Far accadere le cose”: un intervento formativo di straordinaria intensità, con lezioni frontali e laboratori a tempo pieno per tre mesi, dall’1 marzo al 29 maggio, dal lunedì al venerdì, e con alcuni seminari calendarizzati di sabato.Questa mattina Villa Nitti ha quindi ospitato un dibattito sulla classe dirigente del Sud, nel quale alcuni brillanti dirigenti pubblici e privati del Mezzogiorno e operanti nel Mezzogiorno hanno raccontato le proprie esperienze. Giuseppe Galasso ha introdotto e coordinato l’evento. Dopo gli interventi di apertura del sindaco di Maratea Mario Di Trani, del presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo e del Rettore dell’Università della Basilicata Mauro Fiorentino, hanno fornito le loro testimonianze il Ministro Fabrizio Barca, Sabina De Luca – Capo del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Alfonso Celotto – Capo del Gabinetto del Ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Famà – Responsabile Relazioni industriali e istituzionali di Micron Technology, Domenico Arcuri – Amministratore delegato di Invitalia, Carmelo Papa – Senior Executive Vice President, Industrial and Multisegment General Manager di ST Microelectronics. Stefano Rolando, presidente della Fondazione Francesco Saverio Nitti, ha concluso i lavori, ricordando la figura di Nitti e portando i saluti della presidente onoraria della Fondazione Maria Luigia Nitti Baldini, nuora di Nitti, di cui ha letto una lettera segnalando, con l’applauso di tutti i presenti, il compimento proprio oggi del suo 101simo compleanno (ragione che ha trattenuto a Roma la nipote Patrizia Nitti, presidente della Associazione Nitti).
“L’originalità e la positività di questa mattinata – ha detto Giuseppe Galasso – non sta solo nell’aver sollevato il problema della classe dirigente ad ogni livello della società sia pubblico che privato come problema di classe dirigente, ma ancor di più nell’aver dimostrato come una serie dipreziose ed importanti testimonianze che il problema della classe dirigente è un problema di singole persone che sappiano porsi e proporsi come eccitanti e stimolanti modelli dell’essenza e dell’agire sociale nei nostri tempi di globalizzazione, nella nostra Italia di oggi”.
“Con entusiasmo si riapre villa Nitti nel migliore dei modi con la presenza di personalità culturale ed istituzionale di rango internazionale nello spirito proprio della visione più ampia di Nitti – ha detto il presidente della Regione, Vito De Filippo. Questo ci fa pensare che la scelta di ospitare in questo contenitore la sfida più importante che è quella delle competenza è stata una scelta positiva alla quale abbiamo concorso sapendo che l’investimento nella cultura, nella formazione è la vera frontiera per il sud e per la sua classe dirigente che qui troverà un emblematico luogo di confronto e di discussione”.
“Si compie oggi un primo importante traguardo della Fondazione – ha detto Stefano Rolando- costituita con un doppio sguardo: alla storia per valorizzare un patrimonio immateriale rappresentato dal pensiero e dall’opera di Francesco Saverio Nitti e da coloro che hanno avuto visione nella costruzione della democrazia italiana; dall’altra parte uno sguardo rivolto al futuro che significa oggi continuare una visione di sviluppo, pur nella crisi e nei vincoli noti. Uno sviluppo che presuppone classe dirigente formata all’insegna di un paradigma nittiano “far accadere le cose””.
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